“Al Sensoria Dolomites creiamo un luogo dedicato al silenzio. Per ascoltare meglio. Vi offriamo un tempio di pace. Per rifugiarvici ogni volta che ne sentite il bisogno. Realizziamo un rifugio in cui trascorrere tempo di qualità. Siete pronti per un’esperienza straordinaria?”
Quello che oggi è il Sensoria Dolomites nasce da una storia familiare e dall’amore che i componenti hanno per la propria terra e per l’ospitalità.
Prima con i genitori, il papà Leo e la mamma Hanny rispettivamente cuoco e receptionist che presero in affitto l’allora Ritterhof, acquistato poi nel 1994.
Con grande entusiasmo nel 2000 iniziarono poi una grande opera di ristrutturazione, durante la quale le 15 camere esistenti aumentarono a 28.
Un progetto speciale per i nuovi proprietari che presero ben presto le distanze dal pensiero convenzionale delle categorie a Stelle, applicando piuttosto altissimi standard di qualità a tutte le aree del Sensoria Dolomites.
Nel corso degli anni anche i quattro figli, Michael, Marc, Lukas e Lea, ebbero l’opportunità di contribuire alla storia di successo dell’hotel e di lasciare il proprio segno.
Ma a proseguire il sogno di questa dinamica famiglia è stata Lea che, dopo dieci anni di viaggi a Vienna, Milano, Singapore, Edimburgo e Parigi, ha capito quale era la sua vera vocazione.
Il legame con la sua terra si era fatto sentire forte e quando nel 2014 i suoi genitori annunciarono di voler passare il testimone alla nuova generazione, fu proprio lei tra i quattro figli a decidere di prendere in mano le redini dell’hotel.
E dal 2020 Lea conduce con passione l’impresa insieme a suo marito Simon. “Abbiamo creato un luogo d’ispirazione qui, nella nostra terra, in cui il nostro Team, composto da albergatori nell’Anima, possa esprimersi appieno” ha dichiarato.
Un’anima legata alle radici, senza tempo, espressa dalle forme fresche e moderne dell’architettura dell’hotel che si staglia su uno sfondo di tranquillità e pace, circondato da una natura ricca di colori che variano secondo le stagioni, creando scenari suggestivi e intensi.
La scelta dei materiali è stata ispirata dal bosco di Castelvecchio e dal possente Sciliar.
Il cuore del Sensoria Dolomites è l’insieme di edifici in legno a forma di padiglioni che si trovano al pianterreno, caratterizzati da forme e linee naturali con i tetti verdi per dissolvere i confini tra edificio e paesaggio.
Ispirandosi allo stile dell’arch. Kengo Kuma, tanto vetro e legno locale di Abete Rosso che, come precisano i proprietari, “si adatta al nostro Hotel come una doppia pelle” per rendere tutto più armonico e funzionale.
Le camere sono eleganti e raffinate per soddisfare ogni gusto e rendere il soggiorno un’esperienza indimenticabile.
Un’incredibile area wellness, inoltre, è stata studiata per soddisfare lo spirito e i sensi con piacevoli immersioni nella suggestiva piscina esterna e interna.
Lea, inoltre, cura la parte olfattoria con un’accurata selezione di profumi, per un piacevole viaggio esperienziale attraverso tante diverse fragranze.
Grande poi la varietà dei piaceri culinari perché il “mercato” del gusto al Sensoria Dolomites è ricco di prelibatezze locali, selezionate con amore.
Non mancano nemmeno i “luoghi segreti” da scoprire attraverso i numerosi sentieri escursionistici.
Alpe di Siusi, Dolomiti millenarie, antiche rovine, luoghi di culto, musei e cappelle: luoghi e ricordi dell’infanzia ai quali i proprietari Lea e Simon sono profondamente affezionati ma che sapranno emozionare anche tutti i graditi ospiti del Sensoria Dolomites!
Seguici su