Ecco i fattori da tenere in considerazione a seconda delle caratteristiche dell’edificio
Il riscaldamento ed il raffrescamento di un edificio vanno calcolati in relazione al clima del luogo dove viene costruito, in funzione delle dispersioni dell’involucro (muri, tetto, pavimento e serramenti) e delle fonti di calore interne (elettrodomestici, lampade, persone, ecc…).
Pertanto, tanto più è isolato termicamente l’involucro, tanto meno costosi e potenti saranno gli impianti. Le macchine che producono “caldo” per gli edifici sono generalmente alimentate a gas o ad energia elettrica o con entrambe le fonti. Quelle che producono “freddo” sono generalmente elettriche.
La normativa italiana prevede che a queste macchine vengano abbinati impianti che producono energia da fonti rinnovabili, tipicamente pannelli solari per acqua calda ed impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica. Il caldo ed il freddo vengono poi diffusi nei singoli locali tramite i terminali che conosciamo tutti: caloriferi (solo per il caldo), pannelli radianti a pavimento, a parete o a soffitto, ventilconvettori e impianto canalizzato ad aria. Come scritto sopra, l’impianto va progettato caso per caso. Quindi non si può definire a priori quale sia il migliore.
La scelta dipende dalle caratteristiche dell’involucro, dalle esigenze di chi ci andrà ad abitare e dal clima. In generale, per edifici ad alta efficienza energetica, se necessitano anche di raffrescamento estivo, si scelgono macchine a pompa di calore elettriche che producono caldo e freddo; generalmente vengono abbinate ad impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica.
Il raffrescamento è necessario con un clima in cui la temperatura notturna si mantiene per lunghi periodi sopra i 20° C. Gli impianti si sono evoluti in tutti i loro componenti, dalle macchine di produzione sempre più efficienti, dagli accessori come le pompe di distribuzione, ai terminali, fino ai sistemi di controllo e programmazione sempre più flessibili e comandabili, anche in remoto con smartphone.
Va ricordato inoltre l’importanza dei sistemi di monitoraggio degli impianti che permettono di conoscere sempre il loro stato di funzionamento, tra cui anche il consumo. Come più volte ripetuto, l’efficienza di un impianto di riscaldamento e/o raffrescamento viene esaltata dalle capacità isolanti dell’involucro senza il quale si vanifica ogni risultato, anche in termini di comfort.
[ap_divider color=”#CCCCCC” style=”solid” thickness=”1px” width=”100%” mar_top=”20px” mar_bot=”20px”]
Andrea Pietro Capuzzi
Ingegnereo
Consulente Casa Clima
info@studiocapuzzi.it
studiocapuzzi.it
Seguici su