Misure utili a sostenere l’efficientamento degli edifici grazie al superbonus e agli altri bonus.
Il superbonus del 110% per i condomini esiste ancora e la detrazione massima è scesa al 90%. Poco conveniente? Beh è da valutare attentamente, anche in riferimento agli obiettivi di efficientamento del patrimonio edilizio previsti dalla direttiva Europea in discussione in questi giorni.
Le scadenze da tenere sott’occhio sono il 2030 ed il 2050. Ricordiamole rapidamente nello specifico: entro il 2030 tutti gli edifici nuovi dovranno essere ad emissioni ZERO e nel 2050 tutto il patrimonio residenziale non tutelato dovrà essere ad emissioni zero.
Il tutto per rispettare gli obiettivi facenti parte del pacchetto normativo “Fit to 55%”, cioè la riduzione di emissioni dei gas serra al 2030. Quindi si dovrà intervenire anche sugli immobili esistenti.
C’è un motivo per cui L’Europa ha rivolto il suo sguardo sugli edifici: il riscaldamento di questi ultimi è responsabile per circa un terzo delle emissioni di gas ad effetto serra di tutte quelle che produciamo ed oltre il 75% del patrimonio residenziale è da questo punto di vista inefficiente.
Questa breve premessa ci può essere utile per inquadrare l’argomento dei bonus che possono coprire in maniera corposa la spesa da sostenere per l’efficientamento delle nostre abitazioni.
In breve i bonus fiscali principali per l’efficientamento energetico vanno dal 50% al 90% (ex 110%) passando per il 65%. La percentuale dipende dalla tipologia e dalla complessità dell’intervento.
Oltre all’efficientamento energetico ci sono anche il bonus ristrutturazione al 50% fino a 96.000€ per unità immobiliare. Inoltre c’è il sismabonus legato al miglioramento sismico.
Delle tre opzioni (energia, ristrutturazione e sisma) anche cumulabili tra loro, quelli di più facile applicazione sono i bonus relativi all’efficientamento energetico e ristrutturazione, mentre quello del sismabonus può comportare interventi che prevedano anche la demolizione e ricostruzione di alcune parti dell’edificio con la necessità di lasciare la casa libera.
Come tutti gli interventi edilizi, necessitano di una comunicazione/autorizzazione agli enti o da parte degli enti competenti, il Comune, la Soprintendenza se l’edificio è tutelato o l’area su cui si trova rientra nel vincolo paesaggistico; in alcuni casi ci si deve rivolgere ai Vigili del Fuoco quando ad esempio l’edificio supera l’altezza di 24m, ma ci possono essere anche delle interferenze con le linee elettriche dovute alla presenza del cantiere.
Quindi, prima di iniziare i lavori, va fatta un’attenta disamina dei luoghi. Una volta definito il tipo di lavoro da intraprendere si potrà valutare quale combinazione di bonus sfruttare per massimizzare la convenienza finanziaria.
I lavori di efficientamento energetico riguardano l’isolamento dell’involucro opaco, costituito da cappotto esterno o interno, la sostituzione dei serramenti esterni, elementi oscuranti, la sostituzione della caldaia con una ibrida, od una pompa di calore e l’istallazione di un impianto solare termico per la produzione di acqua calda sanitaria ed uno fotovoltaico per la produzione di energia elettrica.
Per la ristrutturazione i lavori sono i più disparati, mentre per il miglioramento sismico in genere si curano gli ammorsamenti dei muri, il fissaggio degli elementi di copertura quando sono solo appoggiati, il rinforzo dei solai ed altri interventi ancora.
L’importanza dei bonus fiscali/incentivi sul risparmio energetico è tale che, dalla loro introduzione, si stima che abbiano consentito una riduzione del consumo di energia più del 15% a livello nazionale.
Considerate anche le modifiche in riduzione, le quote detraibili sono davvero importanti, anche se le detrazioni sono in un periodo di tempo piuttosto lungo, ma rendono gli investimenti allettanti. La materia è molto articolata e questa breve presentazione non pretende di essere esaustiva.
Se e quando deciderete di effettuare dei lavori, converrà verificare, con l’aiuto di un professionista, sia edile che fiscale, in quale o in quali categorie di bonus rientrate e, a quel punto, potrete anche fare i conti sui tempi di rientro del vostro investimento.
Andrea Pietro Capuzzi - Ingegnere
Consulente Casa Clima - info@studiocapuzzi.it - studiocapuzzi.it
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