La XVI^ edizione di Meccaniche della meraviglia: installazioni a Brescia e sul Lago di Garda.
Se gli occhi non servono solo a guardare, le orecchie non sentono e basta e il palato non deve semplicemente gustare, i sensi confluiscono tutti in un unico, immaginario, mondo di suggestioni. Un percorso disseminato di sorprese, che dallo straniamento iniziale conduce ad approdi impensabili, coinvolgendo appunto l’intera sfera sensoriale.
Sì, perché l’intento è proprio quello di risvegliare sensazioni prima sopite, potenzialità segregate dentro di noi e per questo inaspettatamente cariche di stupore.
Siamo nello straordinario mondo delle “Meccaniche della meraviglia”, per la regia di Albano Morandi: la rassegna, giunta alla sua XVI^ edizione, vede protagonisti alcuni autori della scena artistica contemporanea coinvolgendo Brescia e la sua provincia, in particolar modo alcuni comuni affacciati sul Lago di Garda, come San Felice del Benaco, Moniga del Garda e Puegnago sul Garda.
Un lavoro ambizioso e coinvolgente al tempo stesso che si insinua sul territorio valorizzandone le peculiarità e facendo anche scoprire luoghi talora inaccessibili al pubblico. L’arte divampa in multiformi manifestazioni, muovendosi in piena libertà fra spazi tutti da reinterpretare, mitigando barriere mentali e infrangendo limiti fisici.
È bandito in tal senso ogni genere di condizionamento culturale o ideologico, lasciando invece il via libera ad autentiche esplosioni di bellezza.
Al pubblico il compito di stanarle, seguendo appunto l’itinerario delle Meccaniche della Meraviglia in un flusso costante che dalla città si sposta sulle sponde del lago.
La rassegna è iniziata idealmente al Museo Civico di Scienze Naturali di Brescia che ha ospitato la mostra “Fulgura et Fossilia” di Fabio Roncato con opere realizzate appositamente con l’uso della scarica elettrica e di fossili.
Sempre a Brescia, altre tre esposizioni: “Apparizioni sotto il selciato” di Angelo Pretolani, a Palazzo Bargnani, quindi il progetto “Take a breath and let it go” di Nicola Fornoni al MO.CA. e “Nel mandala meravigliato delle cose” di Maurizio Pellegrin a Palazzo Averoldi.
E poi è la volta del lago, scenario d’eccezione per accogliere le sculture monumentali di Rita Siragusa che al Parco del Castello di Moniga del Garda, nell’ambito della mostra “Black and white meet red II”, crea un mirabile gioco fra forma e lucentezza, contrapponendo alla ruggine il riflesso dello smalto.
Si affida invece all’essenza del colore in rapporto con l’ambiente e la percezione visiva, l’esposizione “Transiti” di Sonia Costantini, allestita alla Fondazione Vittorio Leonesio a Puegnago sul Garda, con opere eseguite con tecniche varie: su tela, su carta e su tavola.
Infine, a San Felice del Benaco, ecco il progetto “Filò” di Valentina Vannicola che mette in scena narrazioni fotografiche riconducibili al genere della staged photography presentando come reali immagini costruite con le dinamiche della cinematografia.
Dai costumi alla scenografia, dalle pose fino naturalmente alle location. Prospettive all’insegna di nuovi prodigi da svelare a sorpresa calandosi nelle meraviglie dell’arte…
Fino al 2 ottobre 2022
meccanichemeraviglia.wixsite.com/website
Stefania Vitale
Caporedattrice
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