L’artista bresciana Laura Zani individua nei bambini e nelle giovani donne i soggetti che meglio incarnano il suo mondo fantastico.
Laura Zani vive e lavora in provincia di Brescia. Ha realizzato mostre di illustrazione e pittura, personali e collettive in Italia, Francia, Cina, Spagna, Olanda, Egitto e Belgio.
I suoi lavori si trovano in collezioni private, pubbliche, musei e gallerie d’arte. La andiamo a conoscere meglio attraverso questa intervista.
• Laura, sei cresciuta in una famiglia dove l’arte era considerata una priorità, un modo per vivere bene la propria vita e allenare la fantasia… Insomma, gli input non ti sono proprio mancati, giusto?
“Disegno fin da quando ero bambina, soprattutto, volti e figure, mi viene naturale. La mamma dipingeva, mio padre collezionava libri d’arte e io mi riempivo gli occhi di immagini delle quali al tempo non capivo ancora il significato, ma che mi interrogavano sulla vita.
Sono cresciuta con la curiosità che hanno tutti i bambini e l’ho sviluppata guardando i dipinti nelle chiese, nei musei e nelle mostre d’arte che visitavo.
Volevo capire e sviluppare un senso estetico, carpire i colori misteriosi che l’artista di turno involontariamente mi suggeriva. Successivamente, in età adulta, il pittore Pierangelo Arbosti, insegnante al corso di disegno dell’Associazione Artisti Bresciani, mi ha fornito gli strumenti per convogliare la mia energia creativa in un linguaggio intimo, originale e la mia produzione disordinata in una attività organizzata e ricca di senso”.
“Ho cercato in tutti i modi, riuscendoci, un mondo figurato personale attraverso cui esprimere il mio universo interiore e sognato individuando nei bambini e nelle giovani donne i soggetti che meglio lo incarnano.
Tali personaggi, protagonisti delle opere, sono affiancati da elementi naturali, animali o geometrici ed in particolare amo dipingere pesci che attraversano in fila le tele ricreando ambienti acquatici dentro cui convivono fiori e donne-sirene; amo dipingere uccelli posati sulle dita di ragazze per nulla intimorite dal contatto o pattern di quadretti colorati che divengono abiti patchwork o sfondi multicolori con i quali dialogano creando racconti poetici per lo spettatore.
I miei lavori, nei quali spiccano i contrasti decisi di luci e ombre e di colori complementari, parlano di incontri e convivenze beate tra umani ed esseri di altri generi, di emozioni infantili e di pensieri non espressi e di osmosi tra la realtà e la fantasia”.
• So che fai anche l’illustratrice di libri e fiabe per bambini, un mondo sognante molto vicino al tuo e che ti ha portato a sperimentare tecniche nuove che prima non conoscevi. Puoi parlarcene Laura?
“La mia propensione all’uso della fantasia nell’interpretare la realtà e la devozione per le fiabe mi hanno avvicinato all’illustrazione. Per alcuni anni ho abbandonato la pittura per dedicarmi alla realizzazione di albi illustrati per bambini, pubblicati da editori italiani, e partecipare a numerosi concorsi.
Ho trovato grandi stimoli nel confronto con illustratori e pittori italiani e stranieri: il dialogo verbale e visivo che si è creato nei vari eventi ha arricchito il mio universo fantastico ed emotivo, oltre al mio bagaglio tecnico e il mio mondo affettivo.
La mia ricerca artistica si è evoluta non tanto nei soggetti quanto nelle tecniche, tutt’ora in evoluzione. Ho utilizzato per anni i colori ad olio su tela e tavola per passare poi ai colori acrilici, agli inchiostri, alle tecniche miste ed infine anche al collage digitale.
La mia tavolozza spazia dalle tonalità di ocra ai rosa cipria, dagli azzurri carta da zucchero al magenta e al nero”.
Gianbattista Bonazzoli
bonazzoli99@gmail.com - cell. 328 3465
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