Accuratezza, compostezza formale, approccio artigianale. Il prestigioso interior designer con studio in via Montenapoleone, a Milano, segue le logiche di una Boutique per progetti sofisticati e senza tempo.
Equilibrio compositivo e pulizia formale. In una parola Eleganza nella sua accezione più genuina, scevra cioè da eccessi, forzature di sorta o banali concessioni alle mode del momento. C’è un altro termine che tratteggia bene l’opera di Andrea Bonini: autenticità. Quella che adotta nell’approccio progettuale, nella selezione dei materiali e nel rispetto delle prerogative dello spazio nel suo contesto.
Interior designer di prestigio, Andrea Bonini è titolare dell’omonimo studio fondato nel 2014 e situato nella culla del design milanese, in via Montenapoleone. Tre le categorie nelle quali opera: interior design per pubblico e privato in tutto il mondo (oltre all’Italia, Asia, Stati Uniti, Costa Azzurra, Regno Unito), design del prodotto per aziende e Andrea Bonini Edizioni, collezione di Design Edition in serie limitata con prodotti legati all’artigianalità italiana.
“Si tratta di progetti in stragrande maggioranza sartoriali che spesso vanno a interfacciarsi l’uno con l’altro. Lo studio opera con un approccio molto selettivo e accurato – precisa Andrea Bonini -. Siamo posizionati in una fascia di mercato molto alta, quindi è normale che si pretendano scelte di questo tipo da parte del cliente. Nel mondo di oggi regna purtroppo il credo secondo il quale, per essere contemporanei, bisogna mostrarsi per forza stravaganti o fuori dalle righe. Io penso al contrario che esista una pulizia formale e un conseguente modo di lavorare che si può definire senza tempo, che restituisce quindi progetti universalmente belli, slegati dalla contingenza del momento.”
Ama particolarmente i materiali naturali?
“Assolutamente. Per me sono di primaria importanza. Succede per i tessuti, i legni, i vetri. Non mi piacciono i materiali industriali, frutto di composizioni chimiche. Vietato inoltre per noi ricorrere a materiali che replicano materiali veri, vedi il famigerato gres porcellanato. Quando mi si obietta che il marmo naturale è delicato, io ribatto che gli eventuali segni del tempo o dell’usura sono anche il suo bello…”.
Segue particolari “rituali” nella progettazione?
“Io disegno a mano. Adoro questa modalità. Disegno sempre, dalla mattina alla sera, anche quando non sono in studio. Purtroppo è una prassi che si sta perdendo, ma che in realtà rimane molto preziosa. Disegnare a mano ti fa capire come un oggetto è fatto e come può essere collocato nello spazio. Poi, naturalmente, al disegno a mano associo i modellatori 3d e i software di ultima generazione”.
Come presenterebbe il suo studio?
“L’idea è quella di una Boutique: pochi lavori ma concepiti con estrema accuratezza. E’ situato a Palazzo Melzi di Cusano, tra gli edifici più storici della città. Ci troviamo al piano terra, in uno spazio adibito originariamente alle scuderie. Nell’area operativa e in quella dedicata all’esposizione dell’Andrea Bonini Edizioni compaiono splendide colonne in granito, circa del 1400, antecedenti quindi alla costruzione del palazzo, ma anche volti ad arco che, in sede di ristrutturazione, abbiamo illuminato adeguatamente”.
Uno spazio evocativo, quindi, che parla anche del modus operandi dello studio stesso…
“Esattamente. Prerogativa fondamentale della nostra progettazione è infatti anche l’attenzione al genius loci. E in tal senso questo luogo è perfetto perché racconta la Milano storica e spiega come uno spazio può cambiare nella sua natura e destinazione d’uso”.
Cosa bolle in pentola per il Salone?
“Presenteremo una capsule collection per un brand, quindi allestimenti per il Fuorisalone e poi chiaramente apriremo lo studio come luogo di incontro per clienti e amici”.
Altri progetti di nuova produzione?
“La Andrea Bonini Edizioni è nata nel 2022 con una quindicina di pezzi, che vendiamo nel mondo attraverso gallerie straniere per lo più statunitensi. A fine 2023 si è aggiunta una nuova collezione: 20 articoli molto particolari, di Design editions, in serie limitata, legati al design o all’aspetto più artistico”.
Ce n’è per tutti i gusti, quindi. Naturalmente nel segno di un’eleganza autentica e contemporanea.
Project Director Rita Baiguera
Graphic Designer Cristina Zanacchi
Stefania Vitale
Caporedattrice
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