Un attico fronte mare per un proprietario abile e appassionatonavigatore, connubio che ha reso questi spazi intensi ed eleganti in stretta intimità con gli scenari naturali che li circondano.
Quando la bellezza del contesto lascia senza parole, la sfida progettuale diventa intensa, la paura di non riuscire a cogliere l’essenza di tutto quanto sta attorno è forte e il rischio di sbagliare è alto. Confrontarsi con natura, paesaggio, storia, diventa per il progettista una prova impegnativa e intensa, ma certamente stimolante.
A raccontarcelo è proprio l’arch. Roberto Grossi, che ha firmato il progetto di ristrutturazione in collaborazione con Stefania Bocchia Interior Designer, di questo attico a Lerici. “Quando siamo entrati nell’appartamento e siamo usciti sulla terrazza, abbiamo capito che si trattava di un caso arduo. Dovendoci relazionare con un contesto di tale bellezza e importanza, era difficile stabilire l’equilibrio tra l’obiettivo da perseguire e il limite da non superare.
Occorreva quindi avere rispetto, ma anche coraggio, per non sprecare l’occasione progettuale offerta dal luogo. Non osare abbastanza avrebbe significato non valorizzare ciò che ci era stato affidato”.
Il progetto di ristrutturazione, quindi, è stato sviluppato tenendo ben presente quanto sopra espresso. È stato scelto di esaltare quanto si vede fuori dalla casa, il mare, le barche, il golfo, le colline, il borgo, il castello, il vento, il movimento, i tramonti e, al contempo, raggiungere la stessa delicatezza, forza, sobrietà ed eleganza all’interno, dove sono stati inseriti elementi decisi e caratterizzanti, ma ben dosati.
Scenari, fondali, prospettive, sorprese, luci e ombre, gli stessi elementi presenti all’esterno sono stati reinterpretati e ricreati all’interno.
“La casa, con superficie di circa 70 mq e oltre 50 di spazi esterni –riprende l’arch. Grossi – è destinata a dimora per le vacanze, dove la famiglia può ricevere amici agevolmente. C’era quindi la necessità di avere una zona giorno più ampia, una camera padronale, una per gli eventuali ospiti e due servizi.
Con queste necessità l’area è stata pensata come un tutt’uno con la terrazza: i due spazi contigui dovevano divenire uno spazio unico per vivere tra dentro e fuori senza accorgersi del passaggio.
Dalla zona giorno la presenza del castello, del paese, del mare, gioca il ruolo preminente e l’allestimento volutamente neutro della terrazza ha il solo scopo di far fruire agevolmente, e con tutti comfort del caso, di tanta bellezza.
Guardando verso l’interno della casa il fondale è costituito dalla grande quinta del soggiorno che, raddoppiata da due pareti contrapposte rivestite completamente di specchi e illuminata in modo zenitale, si allunga all’infinito nei colori del grigio azzurrato dilatando gli spazi e realizzando così il primo panorama interno.
Aprendo la porta scorrevole, posta all’interno della quinta, si accede alla zona notte dei servizi e delle camere, dove è collocato il secondo fondale interno: un secondo gioco di specchi porta la vista del panorama e del mare nella parte più profonda della casa, quasi come facevano i sommergibilisti quando guardavano in superficie utilizzando il periscopio. Anche nelle camere non abbiamo rinunciato a creare scenografie di ambiente, caratterizzando gli spazi con le stesse carte della quinta del soggiorno, in questo caso affiancate da alcune grafiche contemporanee dell’artista Caterina Giannotti.
All’interno dei servizi gli scenari ricreati guardano all’ambiente verde e fresco delle colline retrostanti l’abitazione e affacciate sul mare”.
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