Dentro un ex hotel nasce uno spazio privato, intimo e accogliente, che fonde tradizione e modernità.
A Gressoney-Saint-Jean nel 1861 venne costruito da Sebastiano Linty, per trent’anni sindaco di Gressoney, l’Hotel du Mont Rose, sulle rovine della sua proprietà distrutta da un incendio.
La ristrutturazione, seguita dall’arch. Davide Valle di BSA, ha portato un tocco di modernità. Ma insieme a questa ventata di modernità, a rendere tutto vellutato e avvolgente c’è la calda texture del legno che in ogni ambiente non manca di sottolineare la sua forza espressiva e confermare l’identità del luogo.
Le travi al soffitto cadenzano i volumi abbinandosi al pavimento in listoni di parquet, alle boiserie e agli arredi in legno d’abete antico recuperato. La distribuzione interna è stata dunque studiata in modo da ridurre le parti murarie, ottimizzare gli spazi e dividerli mediante arredi e quinte in legno.
Delizioso il tocco floreale con la carta da parati che ammanta le pareti, una scelta questa per ricordare le antiche case nobiliari di Gressoney dove in passato si utilizzavano molto le decorazioni ispirate all’arte orientale.
L’antica stufa in pietra ollare, tipica del luogo, nella sua semplicità, dona un tocco caratteristico alla zona giorno integrandosi amabilmente con la modernità del divano modulare in velluto blu, protagonista dello spazio relax.
La cucina, separata dalla quinta lignea in legno d’abete antico recuperato, ha una finestrella che occhieggia sul living; lo stile mitiga le sue alte prestazioni con un’aria di semplicità dettata dal legno antico con cui è stata realizzata.
Nella camera da letto, con vista panoramica sui monti, per rendere l’alcova ancora più invitante è stata posata una vasca, all’origine semplicemente una vecchia tinozza in legno, recuperata e resinata all’interno.
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