Trasformare un piccolo monolocale in uno spazio dotato di comfort e charme è stata la sfida affrontata in questo progetto di ristrutturazione.
Una sorta di scommessa la trasformazione di questo monolocale in un “pied à terre” completo di ogni comfort e scorci accattivanti ad opera dell’interior designer Laura Rossi e dell’architetto Claudio Musolino.
Una scommessa suggerita dalla stessa proprietà: è possibile vivere in un monolocale senza dormire in cucina? tante necessità, funzionali e di comfort, concentrate in poco spazio possono restituire un ambiente elegante e all’altezza della sua ubicazione?
Poche le parole d’ordine: trasformazione e mimetizzazione.
Gli spazi dell’abitare sono stati così organizzati intorno a un separé a due ante reinventato con gusto moderno, che mescola la laccatura lucida dal sapore déco a geometrici inserti di vetratificato bianco-latte che alleggeriscono e attualizzano l’elemento rendendolo oggetto prezioso.
Perno compositivo ed estetico, il separé circonda e accoglie la zona letto schermandola alla vista di chi entra nell’appartamento: la sua anta mobile, rotante su quella fissa, dilata lo spazio intorno al letto per l’uso notturno.
La zona ingresso è caratterizzata da un controsoffitto curvilineo rifinito in stucco grigio, che maschera componenti tecnologiche e alloggia i faretti di servizio a questa zona, creando quel movimento di altezze che perimetra visivamente le aree moltiplicando lo spazio.
Il bagno è un mondo a sé, chiuso e separato dal resto dell’appartamento da una porta a filo muro. Gli arredi essenziali sfruttano nicchie e angoli di risulta, impreziosendo l’insieme con le loro finiture lucide monocrome.
L’ambiente risolve anche la necessità di una zona lavanderia/ripostiglio: la superficie vibrante del vetro retrolaccato di un misterioso box cela lavatrice e ripiani di servizio.
Seguici su