Questa casa bianchissima sfiora il paesaggio con le sue linee minimaliste e una geometria disegnata con austerità e sguardo razionalista.
I creatori di questa magnifica casa unifamiliare, situata a Tigre, un sobborgo a nord della città di Buenos Aires, sono due professionisti con esperienza nel campo della progettazione e della costruzione: l’architetto Carla Falco e il marito Martin Urruspuru, entrambi alla guida di Estudio Falco Arquitectos, fondato dal padre di Carla nel 1986.
Si tratta di un lotto curvo e di forma irregolare, quasi 1.400 mq. Il punto di partenza è una L che si apre verso nord, decisione che ha permesso di incorniciare il giardino con il suo boschetto preesistente.
Con una superficie costruita di 290 mq, i progettisti nonché soddisfatti proprietari, hanno dato assoluto risalto a uno stile che si ispira al razionalismo architettonico, uno stile incontaminato e funzionale, con forme nette e una tavolozza bianchissima, luminosa, che infonde una sensazione di atemporalità.
Il progetto è stato strutturato su due livelli. Al piano terra si sviluppa il settore sociale e l’ala riservata ai figli; il livello superiore è riservato alla suite principale, territorio esclusivo della coppia, composta da una camera da letto affacciata su un terrazzo contemplativo, un bagno e uno spogliatoio separato.
Il progetto del piano terra prevede, da un lato, un’ala indipendente che parte da una piccola sala televisione e si sviluppa fino a contenere i tre “bunker”, come li definisce il progettista: due per le ragazze, in una semi-suite dove condividono un bagno, mentre il ragazzo ha la sua stanza con bagno, in fondo alla strip, di fronte a una zona di scrivanie allestita nel corridoio.
La sala da pranzo, il soggiorno e il ballatoio hanno una distribuzione longitudinale, uno spazio dopo l’altro. “Essere circondati dal verde permette al giardino e alla luce di entrare in tutti gli ambienti” sottolineano i proprietari.
Progetto arch. CARLA FALCO & MARTIN URRUSPURU - Direzione creativa e styling MARIANA RAPOPORT & SILVINA BIDABEHERE - Foto DANIELA MAC ADDEN
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