Un casale di origine settecentesca circondato da terreni coltivati ad ulivo: lo scenario è unico ed il silenzio assoluto.
progettazione architettonica e d’arredo arch. salvatore re – ph betty colombo – testo maria mercedes fasoli
La struttura, che in origine aveva destinazione rurale, è ubicata in una posizione sopraelevata e fuori dal contesto urbano di appartenenza. Vi si arriva percorrendo una lunga strada sterrata attraversando la macchia mediterranea che contraddistingue questa parte di territorio toscano. Lo scenario, unico, è quello dei Monti Pisani; intorno cinquemila metri di terreno coltivati ad ulivo, grandi estensioni boschive, la Certosa di Calci, l’acquedotto romano e quel silenzio assoluto che avvolge ed incanta chi sale fin quassù. Da lontano è ben visibile sia per il suo bel colore rosso mattone sia perché è facilmente identificabile come edificio rurale, le cui origini risalirebbero tra la fine del diciassettesimo e l’inizio del diciottesimo secolo. Nel progetto di ristrutturazione dell’architetto Salvatore Re la linea guida è stata il totale rispetto dell’impianto originale in fatto di superfici, volumetrie e aperture sull’esterno, operando nel rispetto del vincolo paesaggistico. Il risultato è un intervento dove tradizione e funzionalità di una casa moderna si fondono in una soluzione dallo stile storico contemporaneo. Ripristinata la parte esterna, anche internamente l’architetto Re ha conservato la struttura architettonica toscana caratterizzata da muratura mista, solai di legno a doppia orditura e mezzane interpiano. Duecentoquaranta sono i metri quadrati distribuiti su due livelli. Al piano terreno un grande living occupa la superficie che una volta corrispondeva alla stalla: è l’ambiente più scenografico sia per gli affacci sull’esterno sia per la forte presenza materica ed il contrasto tra i materiali preesistenti e quelli nuovi, come il pastellone utilizzato per i pavimenti. Ospita al suo interno l’area lettura disposta intorno al camino, la zona pranzo e la cucina nascosta da una scenografica quinta realizzata da un tavolato a mezz’altezza. Al piano superiore è ubicata la zona notte: i tavolati interrompono la continuità del salone sottostante permettendo di avere più camere con i relativi servizi. La ristrutturazione, anche rispetto alla scelta della tipologia degli impianti nell’ottica del risparmio energetico, risulta un perfetto connubio tra tradizione e modernità.
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