[Best_Wordpress_Gallery id=”89″ gal_title=”INTORNO LUCE PHOTO”]
Un sofisticato equilibrio di simmetrie, armonie e arte. Un luogo rigenerante… Un luogo che si chiama casa.
progetto di ristrutturazione e interni arch. caterina pegazzano – ph adriano pecchio testo – arch. caterina pegazzano
L’abitazione è ubicata in posizione panoramica, all’interno di un elegante edificio di fine Ottocento dove la luce e l’azzurro del mare pervadono lo spazio coinvolgendo lo sguardo, che viene proiettato verso l’immensità del cielo. L’impianto distributivo è memoria del passato, richiama uno schema abitativo che tutti conosciamo e apprezziamo: un ingresso, gli ambienti della convivialità, delle attività dinamiche del giorno, gli ambiente dedicati al relax, di totale privacy ed infine un corridoio che distribuisce le funzioni. Nulla di più semplice, di più tradizionale… nell’epoca dell’openspace questa è assolutamente una scelta di rilievo.
Sarebbe riduttivo definirla una residenza tradizionale: qui la contemporaneità trova forma, raggiungendo un giusto equilibrio spaziale. Questa proporzione stilistica rappresenta il “fil rouge” del progetto, un continuo ed inarrestabile rimando tra passato e presente. Si percepisce la tensione fra moderno e tradizione in modo lieve, pacato, evitando strappi drammatici o estreme contrapposizioni. Il legame diviene parte integrante della composizione. Ecco quindi che il moderno rigore bicromatico del bianco assoluto e del nero bruciato, è accompagnato dalla tradizione, che trionfa in raffinati stucchi, in boiserie modanate e nel pavimento con doghe bisellate in quercia massello con classica posa a chevron. Le decorazioni parietali tipiche della tradizione ornamentale muraria vengono reinterpretate attraverso il ricercato utilizzo di carta da parati, opera in cui eccelle Elena Carozzi. Il lighting project di Valentina Giovando consente una piacevole ed originale armonizzazione tra gli elementi d’arredo, come l’integrazione tra l’austerità delle linee asciutte di tavoli, librerie e divani con mobili e complementi esclusivi in stile Art-Decò; anche l’arte condivide la scena, i quadri e le sculture di Baricchi e di Tomaino si fondono con le opere di Heinrich Ludolf Verworner. In questa casa decori, colori, arredi d’antiquariato e arredi custom- made si riuniscono nel rispetto di evidenti scelte e criteri che hanno guidato la mano del progettista; ogni cosa trova la giusta collocazione nella generale composizione del progetto.
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