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Uno sguardo fugace per catturare un panorama splendido. La vista abbraccia le spiagge più belle dell’isola dove il rumore delle onde e la brezza costante interrompono il silenzio.
ph gianni franchellucci – testo mariella vicentini
La strada che porta al Paradiso è lunga e impervia, ma anche raggiungere la Maison Pirata Samanà non è uno scherzo; la carretera che costeggia le splendide spiagge di sabbia dorata, ombreggiata da palme e cespugli di macchia intricata, si inerpica lungo i pendii di una ripida collina e la fitta vegetazione tropicale è “spezzata” dalla leggera presenza di una dimora bianca. Dalla sommità della collina lo sguardo si immerge nell’azzurro del mare che bagna le spiagge di Playa Escondida e Playa Las Ballenas con un fondale decisamente da cartolina. Siamo a Samanà, una stretta penisola ad est di quell’isola che noi europei chiamiamo Santo Domingo, ma che risponde al nome di Repubblica Dominicana. Ci apre le porte di questa splendida dimora la famiglia Masson, una famiglia giovane ed entusiasta con tre bambini in tenera età. Hanno voluto una casa proprio come questa: totalmente aperta alla natura, funzionale, solida ed essenziale, che consenta di godere pienamente del clima della penisola. Moderna ma senza forzature. Le mura bianche di calce integrano gli arredi e gli ambienti risultano lineari, caratterizzati da un pavimento uniforme, realizzato con lastre quadrate di cemento color sabbia; rari i complementi d’arredo in puro artigianato locale. L’ingresso è direttamente nel living, un open space dove elementi in muratura intonacati di bianco distinguono le aree funzionali. In cucina tutto è razionale con arredi in muratura chiusi da sportelli di legno chiaro lasciato grezzo; solo un capace frigorifero d’acciaio satinato fa notare la sua presenza. Nel soggiorno lo spazio è dilatato verso il patio esterno in parte coperto, che si prolunga verso la piscina a sfioro; il soffitto bianco sostenuto da travi è molto alto per permettere all’aria di circolare liberamente. Un grande divano domina lo spazio rispettando le cromie del contesto. Lateralmente al soggiorno si scorge una scala a chiocciola di fattura artigianale che introduce il piano superiore, dove si trovano le camere da letto (complete di bagni) che affacciano sull’ampia terrazza. La camera padronale sfrutta la muratura sia per la base del letto che per gli armadi, chiusi da sportelli lignei dall’aspetto grezzo. Un ambiente fresco e luminoso sia per il bianco degli arredi che per la luce intensa proveniente dalle vetrate. Dalla terrazza la vista si immerge nell’azzurro del mare e nella fitta vegetazione della collina. Qui è anche possibile rilassarsi immersi in una vasca per un privatissimo bagno ”nature”. Il bagno padronale trova continuità all’interno, sempre inondato di luce purissima.
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