Avvolgente, lussuosa e dal fascino bohémienne e veneziano, Ca Maria Adele rappresenta un indimenticabile modo di alloggiare.
Dodici stanze affacciate sulla maestosa Basilica della Salute, vicina a Punta della Dogana, nel Sestriere di Dorsoduro del territorio veneziano.
Dodici superbe interpretazioni di stile avviluppate dentro mura cinquecentesche cullate dal mare. Dodici ambienti trasformati in metri cubi poetici che rivelano come cinque secoli non siano passati invano. Ca Maria Adele, nel 2019, ha ricevuto per la terza volta un prestigioso premio come hotel più romantico d’Europa per il suo potere di sprigionare bellezza a ogni angolo, come per la stessa Venezia.
C’è la Sala del Doge, con pareti di velluto rosso vivo, mobili a foglia d’oro e lampadario in vetro di Murano veneziano, a simboleggiare la sontuosa opulenza delle massime autorità.
La Sala del Camino, dai delicati colori pastello, con un imponente camino dell’800 proveniente dalla campagna veneta. C’è la Sala Orientale, declinata in oro e blu, con arredi in lacca cinese e statue birmane, per rivivere il fascino della leggendaria Via della Seta. O la Sala Noire, che rievoca i colori del caffè e delle spezie che per anni hanno rappresentato la fortuna della città lagunare.
Infine c’è la Sala dei Mori, con una splendida vista che spazia dal Canal Grande al Canale della Giudecca; e ci sono le stanze deluxe, dalle linee pulite e i damaschi per tappezzeria, che dialogano con l’antico pavimento veneziano.
L’allure eclettica di Ca Maria Adele possiede un fascino elegantemente bohémienne che si esprime talvolta con materiali insoliti: il tatami giapponese al pavimento, la pelliccia rasata che riveste la parete dove si trovano un camino francese, due lampade in stile moresco e i divani in cavallino sotto la collezione di ritratti Dogi.
Di uguale tenore la Terrazza dagli accenni berberi, il Salotto con arredi provenienti da tutto il mondo, la Sala al piano nobile anni ’50 e il ricevimento con i divani che sembrano sospesi sull’acqua.
Gli spazi comuni, quasi obbedendo a un accordo musicale, seguono il tema armonico principale e rivelano ambienti accomunati dall’attenta cura per i dettagli. Come molti alberghi di Venezia, anche Ca Maria Adele ha due ingressi: uno di terra e uno d’acqua, e come la stessa città a cui appartiene, è fatta di contrasti ed emozioni.
Pura meraviglia condensata che incanta e sorprende.
Ph. Alberto Salata – Testo Germana Cabrelle
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