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ph. credits Pedici Fotografi

NEAPOLIS

07/01/2025

La città si veste di nuovo

Esiste un luogo sospeso dove sulle vestigia dell’antico, non c’è nessuna novità. L’ossimoro è questo: a Neapolis, di nuovo non c’è proprio nulla. Ma mille sono i motivi per tornare a godere di quell’antico che non stanca mai. Sembra sempre che qualcosa manchi e che lo sguardo non sia del tutto soddisfatto e quando si va via, lo si fa già pensando alla prossima volta che si tornerà in città.

Nel rione Sanità in un fazzoletto di terra risicatissimo, grazie alla tenacia, alla forza ed alla lungimiranza di due donne, avrete l’opportunità di apprezzare un connubio meraviglioso tra arte, archeologia, architettura ed ospitalità.

L’indirizzo è uno solo e già questa sarebbe una stranezza. Che voi decidiate di alloggiare da Ines dell’Atelier Ines Arts and Suites o da Alessandra di Casa d’Anna, l’indirizzo da fornire al vostro autista sarà uno solo: via dei Cristallini 138.

Atelier Ines sorge all’interno di un vecchio cinema all’aperto dove lo scultore Annibale Oste a partire dagli anni 30 allestisce il suo laboratorio. È nel 2017 che il figlio Vincenzo, che di Annibale ha raccolto il testimone, con la spinta creativa della moglie Ines, artista anche lei, dà vita ad uno spazio ripensato nel quale il laboratorio creativo si apre all’ospitalità, in uno scambio di circolarità continua nella quale i confini tra le due realtà sono completamente annullati.

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Archivio dell'arte. Ph. Credits Pedicini Fotografi

Il quartiere, edificato su tombe millenarie, luogo sacro e di sepoltura, ospita tra i basoli tufacei dei suoi infiniti vicoli, delle realtà di rara bellezza. Spazi destinati non solo alla ricettività, ma anche all’arte contemporanea la cui caratterizzazione di ipermodernità non stride, ma anzi si integra con quanto di antico e di esoterico si respira nelle sue membra.

È il caso del Museo – Laboratorio di JAGO. Il rapporto tra l’artista e la città partenopea nasce nel 2020 quando Jago dona alla città il suo Figlio velato. Ma è del 2020 il vero sodalizio che pone le basi per la nascita del Museo.

Ma ritorniamo ai Cristallini, al 138, dove pochi metri prima di Ines, al secondo piano del Palazzo Giannattanasio, troviamo un’altra perla di charme ed eleganza che ha conquistato un posto d’eccezione nel cuore del turismo d’oltralpe.

Casa D’Anna ai Cristallini beneficia dell’atmosfera meravigliosa di una casa privata, ma con quel lusso e sfarzo che solo il barocco napoletano sa offrire. Qui tutto trasuda arte, raffinatezza, come catapultati in una vecchia dimora di un colto viaggiatore di fine ‘800.

di Mikla Saggese

L’articolo continua su DENTROCASA in edicola e online.

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