Eco-case-Luglio-23

5 ANNI DI ECOCASE 

12/07/2023

Regole e suggerimenti su alcuni temi cardine della rubrica eco case: sicurezza, affidabilità, durabilità, comfort e sostenibilità ambientale.  

Era la primavera del 2018 quando proposi all’editore di DENTROCASA “Eco case”, una rubrica che spiegasse cosa si intende per qualità, sicurezza, confort e sostenibilità ambientale degli edifici ai giorni nostri.

Bene, sul numero di luglio del 2018 venne pubblicato il primo articolo dal titolo “Sotto la pelle di un edificio”. Ringrazio qui l’editore e la redazione per la fattiva collaborazione dimostratami ed anche per l’opportunità concessami di partecipare, come relatore, ad alcuni convegni svolti nelle varie edizioni della Fiera organizzata da DENTROCASA dal 2019 al 2021.

Ma torniamo a noi. Di cosa ho scritto in questi anni? Soprattutto di ciò che non si vede nelle case, ma che, generalmente, si percepisce immediatamente, ad esempio la percezione di solidità, di accuratezza, di confort termoacustico.

Il mio approccio alla progettazione di un nuovo edificio o ad una ristrutturazione, non prevede il raggiungimento obbligato di prestazioni estreme dal punto di vista energetico che obblighino a soluzioni estetiche e tecnologiche quasi sperimentali, bensì un giusto equilibrio tra tutte le componenti dell’edifico unito alla semplicità di utilizzo.

In definitiva, se cambio un elettrodomestico oppure ridefinisco l’illuminazione artificiale non mi preoccupo della classe di consumo dell’edificio. In estrema sintesi le linee guida per le case sono: sicurezza, affidabilità, durabilità, confort e sostenibilità ambientale.

Da quasi 20 anni progetto edifici nuovi o da ristrutturare, ad alta efficienza energetica fino agli NZEB acronimo di Nearly Zero Energy Building (“edifici energia a quasi zero”). Ma non mi sono fermato qui.

Una fase altrettanto importante è il ciclo di vita dell’edificio di cui tengo conto nella progettazione e realizzazione. Non ho una ricetta preconfezionata che possa soddisfare tutte le esigenze, ma propongo ai miei committenti la soluzione più adeguata rispetto alle richieste che mi vengono fatte, in relazione al contesto in cui l’edificio si trova o si troverà.

Pertanto, oltre ad illustrare gli aspetti strutturali e tecnologici, di cui accennerò più avanti, ho presentato anche le ragioni che hanno spinto ad emanare leggi sul risparmio energetico negli edifici considerato che sono “responsabili” del consumo del 40% di energia circa delle attività umane in Europa.

Ho citato quindi la Convenzione delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici UNFCCC, firmata a Rio de Janeiro nel 1992 e, poi nel 1997, il famoso Protocollo di Kyoto, in Giappone, che stabilisce tempi e procedure per realizzare gli obiettivi del trattato di Rio de Janeiro, e poi ho fatto cenno anche alle direttive europee succedutesi fino a qui.

Nell’ambito dell’isolamento termico ho illustrato le varie soluzioni: dal cappotto esterno delle case alla parete ventilata, passando attraverso l’isolamento dall’interno. Per quanto attiene agli impianti di riscaldamento sono state messe a confronto soluzioni con pompa di calore e caldaia ibrida; sistemi radianti a pavimento, soffitto a parete sia per riscaldamento che per raffrescamento, sistemi ad aria.

Ho più volte illustrato la tecnologia delle macchine di ventilazione controllata che garantiscono nelle case una qualità dell’aria costante ed una filtrazione che può arrivare a ridurre drasticamente anche le polveri ed i pollini con grande sollievo per chi soffre di allergie. Non sono mancati articoli per orientare i lettori riguardo alla tecnologia disponibile per la produzione di energia elettrica e calore con impianti solari, ed anche sistemi di accumulo di energia elettrica.

Le “patologie” edilizie sono state argomento di svariate rubriche, in particolare quelle legate alle condense ed alle muffe che si riscontrano sia nel periodo invernale che, più raramente, in quello estivo.

Non mi sono dimenticato dei bonus edilizi, tra cui il “110”, che hanno dato grande impulso all’edilizia ed all’efficientamento energetico. Ed infine sono state illustrate alcune certificazioni di qualità come Casa Clima, Active House e fatto cenno di altre come Passiv House e Leed.

Ho fatto anche un salto nel futuro, visitando uno degli edifici sperimentali costruiti su commessa del Politecnico di Milano, dove si stanno testando diversi sistemi costruttivi con materiali a cambiamento di fase e sistemi di monitoraggio h24.

Quindi, il futuro ci attende ed il settore edile sta facendo passi da gigante nel miglioramento delle prestazioni grazie a tecnologie innovative, ma grazie anche a tecniche costruttive a bassa tecnologia e di nicchia che recuperano saperi del passato, come le case in paglia, oppure in terra battuta: una scelta molto ampia di soluzioni che richiede una chiara consapevolezza dei pro e dei contro di ogni soluzione.

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Andrea Pietro Capuzzi - Ingegnere

Consulente Casa Clima - info@studiocapuzzi.it - studiocapuzzi.it

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