L’architetto Tommaso Spadolini realizza un modello sportivo e vivibile con richiami alle origini del cantiere Patrone.
“Non chiedevamo un semplice restyling, ma una barca completamente nuova, che incarnasse l’eleganza, il fascino e le sfumature delle imbarcazioni del decennio d’oro italiano, proiettandole verso il futuro”.
Queste le richieste che Tommaso Spadolini si è sentito rivolgere da Gianarnaldo Moreno, con la sorella Benedetta la seconda generazione della famiglia Moreno, che dagli anni Ottanta ha preso le redini del cantiere Patrone.
Patrone 100 non poteva quindi essere un semplice restyling, ma qualcosa di innovativo e al tempo stesso capace di richiamare le origini del secolare cantiere. Dopo aver sottoposto questo particolare target a diversi progettisti, la scelta è caduta su Tommaso Spadolini.
“La sfida non era di quelle semplici – racconta il progettista fiorentino –. La famiglia Patrone aveva le idee chiare sull’obiettivo finale: creare un nuovo gozzo celebrativo dell’anniversario del centenario del cantiere, degno erede delle iconiche barche Patrone degli anni Sessanta, ma con diverse sfumature in base alle singole sensibilità delle due generazioni.
Si voleva un daycruiser con chiari richiami alla tradizione dei gozzi liguri e dei modelli che hanno fatto la storia del cantiere: da qui per esempio la scelta di mantenere la delfiniera. Al contempo però doveva essere abitabile non solo all’aperto ma anche sottocoperta.
Un modello, quindi, sportivo e vivibile, capace di conquistare i tradizionali armatori del cantiere, ma anche catturare l’attenzione della nuova generazione di diportisti, molto attenti alle prestazioni e alla praticità d’uso della barca.
Questo spiega l’introduzione della motorizzazione fuoribordo e l’uso del teak “ecologico” in coperta, ma anche un’opera morta importante per garantire all’interno un’altezza assolutamente vivibile, da 1,78 a 1,86 m a seconda degli ambienti”.
Nasce così Patrone 100, le cui linee eleganti e al contempo sportive evocano le caratteristiche iconiche e glamour dei motoscafi degli anni Sessanta, mixandole con il design senza tempo del gozzo ligure, ma con un tocco contemporaneo per soddisfare le esigenze degli armatori di ultima generazione.
Il risultato è una barca libera dalle tendenze passeggere della moda, che sa offrire un senso di spazio, interno ed esterno, di livello assoluto per un dieci metri. A tutto questo si aggiunge la carena, derivata dagli altri modelli del cantiere, un’autentica garanzia sulle sue doti marine.
“Luce e spazio sono stati il filo conduttore di tutte le scelte e anche sottocoperta si ha un costante contatto visivo con il mare, grazie alle grandi finestre che arrivano quasi all’apice di prua – spiega ancora Tommaso Spadolini –.
L’elemento stilistico del T-top, novità assoluta per il cantiere Patrone, è stato pensato anche in virtù della sua funzionalità: ombreggiare e riparare gran parte del ponte di poppa, senza sacrificare l’esposizione a 360 gradi sull’acqua.
L’intero ponte è stato progettato per garantire all’armatore e ai suoi ospiti piacevoli momenti conviviali all’aria aperta, con zone relax, conversazione e abbronzatura”.
Emanuele Donald Zenoni
emanuelezenoni@gmail.com
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