Gio-Bressana-Dubai-Marzo-2022

GIO BRESSANA, ESPLOSIONI DI MERAVIGLIA

18/03/2022

A confronto con l’unico protagonista italiano di arte immersiva nell’arredo. Progetti passati e intuizioni per il prossimo futuro.

Sentirlo parlare è un po’ come assistere virtualmente ad una delle sue straordinarie performance artistiche. Trascinante, autentico, traboccante di idee e di energia. Proprio come le sue opere, un unicum nel made in Italy in tema di arte immersiva nell’arredo.

Gio Bressana, classe 1978, originario di Concesio (Bs) crea meravigliosi ambienti emozionali nei quali mixa la grande tradizione classica agli input della contemporaneità. Opere avvolgenti, create ad hoc per i singoli spazi, pubblici o privati, in un concept di arte che si anima, vivifica e lascia germogliare di continuo nuove suggestioni.

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La parola chiave è Emozione. “L’artista è colui che crea emozione. Se l’osservatore sente emozione, si è fatta l’opera d’arte” spiega Bressana.

Proprio come in occasione della sua ultima partecipazione all’Expo di Dubai che, oltre all’apertura di Room 1844 all’interno del Dubai Design District, ha visto la nascita di un particolarissimo progetto:

“Si tratta di un’opera pubblica che ho realizzato facendone vivere il concepimento in presa diretta, da un lato in video streaming e dall’altro con un pubblico di spettatori in presenza. Alla nascita dell’art wall abbiamo così voluto associare un feedback immediato, dando vita ad un’esperienza di condivisione fra suggestione e cultura.

L’opera prevedeva un inedito trait d’union tra la tradizione del middle east – arabo e quella europea, mixando l’idea di oasi, spazi-miraggio, con visioni en plein air che richiamano le tipiche verande ottocentesche. Partendo dallo scorcio di un castello londinese, si è arrivati ad un’immagine di floridezza, vita, rinascita, arricchita dalla presenza di soggetti animaleschi, come uccelli tropicali o fenicotteri.

Ulteriore “upgrade” dell’opera è la trasposizione dell’arte fisica in arte digitale, con la realizzazione di nft e la messa in auction del pappagallino blu, quello del cartone Rio per intenderci, al fine di sensibilizzare il pubblico sul tema dell’estinzione di alcune specie animali”.

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Arrivare a così alte vette di espressione è stato per Bressana un processo naturale. Diplomatosi Maestro d’Arte all’Istituto Caravaggio di Brescia, a 21 anni ha cominciato a viaggiare per il mondo decorando hotel e residenze private, trovando ispirazione nel Rinascimento, nel Gotico, nel Neoclassico e nel Moderno.

In 15 anni di attività professionale ha lavorato per alcuni tra i marchi e personaggi più famosi al mondo, tra i quali Fendi Home, Luxury Living, SCIC, Dorchester Collection, Rocco Forte Hotels, Roberto Cavalli, Philippe Daverio e molti altri ancora. Ma qual è stato il vero trampolino di lancio?

“Penso di averne avuti due: il desiderio e la forza che mi scaturiscono da dentro e l’appoggio delle persone a me vicine, dalla mamma che mi ha sempre spinto a seguire il mio sogno, alla mia compagna Simonne Chevalier, che mi fa da manager in tutto il mondo. Ecco, mi viene da dire che nell’arte di oggi ci sia bisogno di un veloce cambio generazionale.

Mi piacerebbe fondare una Accademy per insegnare ai giovani non tanto la tecnica, ma la conoscenza di se stessi, della propria energia interiore, quella che invoglia a seguire le proprie aspirazioni: è tanto necessario uscire dal torpore che questa pandemia ha aggravato, riprendere a vivere, rinascere”.

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Un cambio di paradigma, quindi, proprio come quello alla base delle tue opere…

“Esatto. A 24 anni ero già stufo della bidimensionalità. Cercavo qualcosa di innovativo, capace di coinvolgermi e coinvolgere, di travolgermi, trasferendo l’emozione dell’opera fino all’osservatore. L’ispirazione è ovunque nel mondo, nelle grandi opere o nelle visioni più semplici, nel contatto e nel confronto con le persone”.

Le tue realizzazioni sono studiate ad hoc, non replicabili. Come avviene l’iter creativo di Gio Bressana? “Fondamentale penetrare nell’animo di chi commissiona l’opera, interpretandone lo spirito e trasferendolo nello spazio. Interagire con l’interlocutore per interagire con l’ambiente regalandogli un’anima nuova e un carico di meraviglia”.

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Gio Bressana firma anche splendide creazioni per Inkiostro Bianco… “Dopo 2 anni che Simonne mi spingeva in questa direzione, abbiamo dato vita a emozionanti collezioni limited edition da rinnovare via via, come in un vero e proprio percorso artistico. Agli acquirenti viene anche data una mia personale lettera di ringraziamento. L’anno prossimo, tra l’altro, parte delle mie royalties andrà in beneficienza”.

Veniamo al prossimo futuro. Hai qualche progetto legato al tuo territorio di origine? “Mi piacerebbe moltissimo. Quando torno a casa, nella bassa bresciana, ritrovo me stesso, il mio studio… Avrei già individuato anche degli spazi, per ora top secret, per un progetto di arte immersiva proprio a Brescia. Vedremo…”

Quali altre forme d’arte ti appassionano? “Sicuramente la musica, il rock dei Led Zeppellin, degli ACDC e, perché no, anche dei Måneskin, che hanno dato una nuova chiave di lettura ad un genere che fra i giovani era in disuso”.

Chi è Gio Bressana quando non dipinge? “Mi appassiona costruire, creare, interagire con lo spazio, per esempio occupandomi del giardino”.

E l’ispirazione torna a vibrare…

giobressana.com

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Picture of Stefania Vitale

Stefania Vitale

Caporedattrice

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