Nell’area di Brandeburgo un’importante struttura risalente al 1375 “racconta” i suoi trascorsi tra imperatori, guerre, arte ed ecologia.
ph e testo nava – rapacchietta
Il “Wehrmuehle” di Biesenthal è uno storico mulino, una delle strutture più antiche nel suo genere in Germania. Menzionato già come “Weremolle” nel 1375, servì come scudo al castello borghese eretto sullo Schlossberg, nella città tedesca di Biesenthal. Il termine prende origine dalla Landwehr, un sistema difensivo del territorio. Ai tempi del Casato di Ascania il mulino fu distrutto, sebbene non si registrarono nella cittadina significativi scontri militari. L’edificio originale giunto fino a noi fu costruito nel 1870, ma solo nel 1907 da edificio amministrativo fu tramutato in villa. La facciata di stucco rimasta intatta sino ad oggi è originaria dell’epoca. Negli anni del terzo Reich, quando Hitler salì al potere, il mulino venne espropriato ed affidato alla famiglia Mueller. Durante la seconda guerra mondiale l’intero edificio fu ricoperto da una grande rete mimetica ed utilizzato dalle forze armate per riparare i veicoli. Ai tempi della DDR vi sorsero all’interno molteplici abitazioni riservando il cortile esterno all’allevamento di cavalli Haflinger. Dopo anni di totale disuso nel 1998 un imprenditore della località di Duisburg lo acquistò ed eseguì numerosi ed ingenti lavori di risanamento conservativo rendendolo, grazie alla costruzione di un maneggio nella struttura adiacente il mulino, un nobile spazio per la tutela e la salvaguardia degli animali. La superficie complessiva che riuscì a crearvi intorno si estendeva per circa 80 ettari ma, per cause non del tutto identificate, nel 2002 il mulino bruciò. Fu solo un anno dopo che Michael Hecken ne divenne il nuovo proprietario. Egli affidò il progetto di ristrutturazione ad un competente studio di architettura di Berlino. I resti furono demoliti, si conservarono la facciata anteriore dell’edificio e la cantina; la parte posteriore fu distrutta e sostituita da un edifico estremamente moderno. I lavori terminarono nel 2006, anno in cui vide la nascita il festival dell’arte “Art Biesenthal”, che fu riproposto annualmente fino al 2010. L’edificio è oggi di proprietà privata ma spesso utilizzato come sfondo pubblicitario o come location per servizi fotografici.
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