Un vecchio casale, che vive di passioni e di arte, racconta attraverso i suoi oggetti la vita e la personalità di chi lo abita.
ph e testo marina chiesa
A San Casciano Val di Pesa, a mezz’ora di strada da Firenze, si trova questo bel casale, situato in quella che un tempo era la proprietà dei Corsini. Da trent’anni appartenente alla signora Candida Bing, questa casa è stata da lei riportata a nuova vita divenendo l’immagine della sua personalità eclettica.
Arrivando si è subito colpiti dal giardino, dove sono sparsi qua e là tavolini, panche, poltroncine in ferro, oggetti di decoro e figure in pietra dall’aria antica. Risulta evidente qui una delle passioni della padrona di casa: gli arredi da giardino d’antiquariato di provenienza inglese e provenzale. L’aria di viaggio di mobili e suppellettili svaria dalla vecchia Europa all’Oriente, come ad esempio nel tavolo presente nel salotto d’origine indiana o nelle porcellane inglesi dell’800 piacevolmente mescolate a quelle di origine cinese. Nella sala da pranzo troviamo ciò che ci conduce all’altra passione di Candida: un gran tavolo di legno dai toni dorati che proviene dalla fabbrica di cappelli di paglia di Firenze della famiglia Bing, una delle più antiche della città. Alla fine dell’800 era usato per modellare i cappelli e lungo i bordi si possono ancora distinguere i segni lasciati dalle sigarette degli operai che venivano appoggiate lì tra un’operazione e l’altra.
L’ideazione e la decorazione dei cappelli era un’altra grande passione di Candida che, prima della chiusura della sua azienda, qualche anno fa, ne seguiva la lavorazione fin dall’importazione della paglia intrecciata dalle Filippine e dalla Cina. Ma era nella decorazione con i fiori artificiali o, su richiesta, con i più delicati fiori essiccati, che la “Signora dei cappelli” esprimeva il suo amore per gli elementi floreali.
Candida ha voluto tenere per sé alcune tra le sue migliori creazioni, così come le decine di forme di legno di modelli che venivano prodotti un tempo e che ora fanno da scenografia al pianoforte. La vena artistica della padrona di casa si vede in ogni stanza, persino nei bagni, dove per la pavimentazione ha scelto di mescolare vecchie piastrelle ottocentesche recuperate nelle manifatture di Vietri creando così un’originale patchwork. Opera di Candida anche molti dei quadri alle pareti.
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