[Best_Wordpress_Gallery id=”140″ gal_title=”RAME-VESTE-PHOTO”]
A Cortina d’Ampezzo, uno splendido attico reinterpreta in chiave contemporanea lo stile tradizionale. Una quinta in rame “anima” il living che pare sospeso sul paesaggio.
ph betty colombo testo maria mercedes fasoli
Uno spazio unico da lasciare senza fiato: questa la sensazione che si percepisce accedendo all’attico mansardato di questo chalet di famiglia. Grandi gli spazi interni e grandi le vetrate, talmente ampie da farci sembrare sospesi sul paesaggio esterno, quello di Cortina d’Ampezzo. Il living presenta una superficie mossa, un po’ irregolare, con spazi con destinazioni d’uso distinte ma vicine e comunque indipendenti; l’area pranzo, adiacente alla cucina, due grandi spazi con i salotti ed un piccolo soppalco adibito a studio. Un ambiente in cui, e lo si capisce proprio dalla sua funzionalità e dalla distribuzione degli arredi, i padroni di casa amano ricevere. A far da sfondo tanto legno, nel parquet a listoni, nella struttura del grande tetto mansardato a vista, negli arredi ed in tanti pezzi speciali: un utilizzo del materiale che sembra davvero essere senza soluzione di continuità. Persino la distribuzione delle luci, i faretti ad incasso, disegnano le superfici senza “disturbare”: illuminano “sottovoce” l’intero ambiente per lasciare poi spazio a due splendidi lampadari in ferro, grandi nelle dimensioni ma dall’effetto leggero, quello di un pizzo. Quello che vedete è il risultato curato nella parte strutturale dall’ingegnere cortinese Luciano Corrocher e da altre due figure che hanno lavorato ed interpretato parti importanti di questo interno, l’arredatore Claudio Zanettin ed il maestro Giancarlo Candeago. Il primo, che con la padrona di casa ha scelto i pezzi e lavorato a fianco degli artigiani, ed il secondo, il maestro Giancarlo Candeago, che ha realizzato, oltre alla struttura del soppalco, la parete in rame che accoglie il camino. La parete, pensata e progettata come una quinta scenografica, è stata costruita utilizzando lastre di rame di recupero della cipolla del campanile di un’antica chiesa cortinese. Una “quinta” importante, “anima” della casa che non a caso prende ed assorbe luci e colori delle stagioni dalle grandi vetrate, un rimando continuo ed unico in tutti i momenti della giornata. Oggetti e pezzi realizzati in corno sono distribuiti sui mobili ed appesi alle pareti. Ci sono quindi tutti i materiali e gli elementi per connotare questa casa in un nuovo stile ampezzano interpretato in una chiave di lettura contemporanea.
Seguici su