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Nella città degli innamorati, in un contesto prezioso, si aprono le porte di questo elegante “scrigno” dalla nobile personalità.
progettazione arch. andrea adami – ph e testo betty colombo
Verona, nota ai più per la tragedia di Romeo e Giulietta, è una città carica di fascino. Pur avendo numerosi tratti storici che la caratterizzano, è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO per la sapiente struttura urbanistica e la perfetta integrazione tra gli elementi architettonici del passato e quelli attuali. Il suo centro racchiude tutta la bellezza di uno sviluppo durato duemila anni, tra altane stagliate contro il cielo e parcheggi sapientemente nascosti nel sottosuolo.
L’abitazione che vi mostriamo è opera di un giovane e brillante architetto, Andrea Adami. Ubicata nella zona centrale della città, a due passi da Piazza delle Erbe, è parte di un palazzo storico che fu parzialmente demolito durante la guerra e poi ricostruito. Ad eccezione del sottotetto e delle aperture vincolate dai beni monumentali, la struttura interna è stata svuotata lasciando, oltre ai perimetrali, solo i muri portanti, mentre alcune vecchie finestre precedentemente murate sono state riaperte per garantire luce e simmetria. Ne risulta un living di 350 mq circa, con una scala auto-portante rivestita in marmo per collegare i vari livelli della casa. Il progetto è nato dal desiderio di creare un luogo intimo e raccolto, in cui i proprietari potessero trovare calma e serenità. Il tema dominante è l’incontro, raccontato con dettagli delicati e spunti decorativi. La gestione di materiali pregiati regala alla casa un sapore di lusso equilibrato che non scade mai nell’opulenza: marmo bianco di Lasa vena d’oro e Rovere bruciato e cerato per riscaldare i toni dello spazio si mescolano con materiali poveri quali legno e calce, un modo per sdrammatizzare l’atmosfera, rispettando la tradizione. L’arredo essenziale permette di guardare oltre la casa, grazie alle tante aperture e alla splendida location; mobili in legno laccato opaco a poro aperto nella finitura bianca, oppure laccato opaco nell’azzurro o in un tono di colore più carico, definiscono un buon contrasto tonale che dà luce e movimento. Gli intonaci in grassetto di calce ricalcano le pareti originarie, rilanciandone la storicità, elemento importante di questo progetto perfettamente contestualizzato col territorio e pennellato sulle esigenze dei proprietari. Per i bagni, gli stessi intonaci tirati a cera garantiscono una buona impermeabilità senza usare rivestimenti.
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