[Best_Wordpress_Gallery id=”11″ gal_title=”UNA RESIDENZA ALLA MODA PHOTO-2″]
Nella campagna emiliana la creatività e la professionalità di un giovane stilista italiano animano gli spazi di una casa padronale dei primi del Novecento, tra arte, design e collezioni di abiti.
ph celeste cima – testo anna zorzanello
Dopo essersi trasferito a Milano per studiare in una rinomata scuola e aver lavorato, per oltre vent’anni, con importanti aziende e griffe della moda in grandi città del Nord, uno stilista calabrese decide di trasferire vita privata e vita professionale nella campagna emiliana. Il restauro di una casa padronale risalente ai primi del Novecento gli hanno permesso, infatti, di conciliare affetti e lavoro in un unico spazio; la dimora diventa così il punto fermo cui tornare dopo i viaggi che oggi lo portano ripetutamente in Cina, alla scoperta di nuovi mercati. Genio creativo, influenzato dalla cultura orientale, il designer ha ristrutturato l’immobile secondo gusti ed esigenze personali. La casa, organizzata su più livelli, accoglie studi e camere degli ospiti ai piani inferiori, mentre sviluppa l’appartamento privato nel sottotetto. Un grande scalone, conservato nella struttura originaria, collega i vari piani: gli ambienti si affacciano sui luminosi corridoi con pavimenti dell’epoca, bicolori e dai disegni geometrici, chiudendosi dietro a porte a due battenti, ristrutturate e ridipinte. Il bianco colora e illumina le pareti, le strutture in cartongesso e le travi a vista, fondendosi con lo stile minimale e orientale dell’artista. È lo sfondo ideale, sul quale risaltano non solo gli abiti delle collezioni appesi nelle sale, ma anche gli arredi vintage e di design provenienti da tutto il mondo. Negli studi, appenderie in ferro ed espositori vari danno visibilità ai prodotti, ispirando nuova energia e creatività; nelle camere, invece, l’atmosfera è riservata, a beneficio del riposo e del relax. Altresì, nell’aperto living del padrone di casa confluiscono la cucina, con bancone attrezzato e tavolo contornato da sedie vintage, e l’area salotto occupata da un moderno futon, disegnato dallo stilista e utilizzato come divano. Qui è stata ricavata anche una zona conversazione, dedicando uno spazio al rito del tè, grande passione del proprietario. Decorano, infine, le location anche quadri di artisti internazionali, preziosi foulard di seta incorniciati e oggetti non comuni. È indubbio che lo stilista, insieme alla professionalità di abili artigiani, ha saputo coniugare lo stile contemporaneo alla storicità della residenza, trasformando la vecchia casa di campagna in produttivo centro del mondo.
Seguici su