[Best_Wordpress_Gallery id=”38″ gal_title=”INDUSTRIAL CHIC PHOTO”]
Un’antica raffineria di zucchero convertita in loft. Lusso, eleganza e design mettono in scena un’inedita concezione di abitare.
progettazione les ensembliers – ph e testo andré rider (v2com newswire)
Montréal, Canada. Ridimensionare lo spazio di uno storico edificio industriale, prendendo come punto di partenza la personalità, le ambizioni oltre alle esigenze dei proprietari per dare origine ad un nuovo volto dell’abitare, coerente con lo stile e con l’anima di chi lo vive. “L’eccellente e comunicativo rapporto con i nostri clienti ha consentito di condividere l’esperienza progettuale, definendo e valorizzando le tre originarie unità abitative distinte, creando un volume omogeneo, un equilibrio tra i contrasti così che, al carattere grezzo-industriale e alla sua potenza visiva, è stato accostato il gusto delicato per il lusso ed il comfort urbano”. Con queste parole l’architetto Maxime Vandal e l’interior designer Richard Ouellette – soci fondatori di Les Ensembliers – sintetizzano l’opera realizzata. I progettisti hanno optato per due soluzioni architettoniche audaci, una verticale e l’altra orizzontale. È stato realizzato un vuoto verticale, in posizione baricentrica, capace di creare un collegamento visivo dei tre livelli diffondendo la luce naturale proveniente dall’alto; orizzontalmente si è pensato ad un asse distributivo dinamico, creando un piano rialzato che pone in comunicazione le due scale, collegate da un camminamento sospeso assolutamente panoramico. Questo ha generato un layout funzionale con percorsi fluidi dai caratteri distintivi, organizzati tra più zone aperte. Le peculiarità di ogni singolo spazio sono definite dall’utilizzo di materiali ed arredi selezionati. Uno spazio che ben rappresenta questo equilibrio e dove il termine condivisione trova la sua massima espressione è la sala da pranzo con uno splendido camino centrale in acciaio, soffitti alti, volumi imponenti, generose finestre ed un grande tavolo ovale circondato da eleganti sedute; una cascata di luce immortala la scena. A contrasto la cucina è essenziale con elettrodomestici e vani di servizio celati da pareti d’arredo. Lo spirito “urban chic” emerge prorompente nello spazio intimo della notte, nella sala da bagno e nella camera padronale, una vera alcova, caratterizzata da colori caldi e avvolgenti, superfici tattili in seta e pitture giapponesi accostate a pregiati elementi decorativi in marmo.
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