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In questa casa colonica sull’Appennino Toscano, gli elementi della contemporaneità si fondono con la tradizione rurale delle sue antiche facciate.
progetto di ristrutturazione e interni – testo studio b-arch ph michele biancucci
Pensare alla Toscana richiama immediatamente alla memoria cartoline senza tempo fatte di paesaggi collinari, dove l’occhio si perde tra uliveti, vigneti e composte file di cipressi. Sullo sfondo, la presenza rassicurante della casa colonica. Le prime case rurali toscane risalgono al Cinquecento, per ospitare le famiglie del fattore e dei contadini. Nel corso del Novecento, il fenomeno dell’urbanizzazione ha generato un progressivo spopolamento delle campagne con conseguente degrado degli insediamenti rurali. La seconda metà del secolo scorso ha visto invece l’avvio del processo inverso che ha consentito il recupero e la valorizzazione di vecchi casolari abbandonati. La poetica di questi luoghi è leggibile nel sapiente intervento di ristrutturazione eseguito dagli studi b-arch e q-bic: l’architettura diventa strumento per vivere in diretta la natura riunendo i legami affettivi in uno spazio comune. Il principio che ha guidato la progettazione degli architetti Sabrina Bignami ed Alessandro Capellaro è stato quello di intervenire senza cancellare la patina del tempo: le superfici esterne sono state preservate tramite una riqualifica strutturale, energetica e architettonica. Il progetto segna il punto di incontro tra la storia dell’edificio e l’identità dei nuovi proprietari: “Si è agito mantenendo completamente intatto l’involucro, mentre le superfici interne (orizzontali e verticali) e gli arredi sono il frutto di una cultura tecnica e visiva contemporanea” ha spiegato Alessandro. L’imponente soggiorno, che si protende verso l’esterno oltrepassando una sequenza di finestre definite da un volto, dialoga con la cucina che si sviluppa attorno ad un’isola operativa, fulcro della casa; attraverso il recupero di un grande arco in mattoni l’ambiente si unisce all’area pranzo in uno spazio continuo e aperto. L’area notte si sviluppa ad un livello superiore. La camera padronale si presenta come una vera suite: attraversando la spaziosa cabina armadio, si raggiunge lo spazio del riposo e la sala da bagno. L’atmosfera sospesa e vagamente “conventuale” dell’architettura e degli elementi architettonici disegnati dallo studio si combina dinamicamente con gli oggetti di arredo che riflettono il gusto eclettico dei proprietari, amanti dei viaggi, delle culture esotiche, dei colori forti e dei materiali preziosi.
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