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A ridosso dei Navigli, all’ombra della Chiesa romanica di San Cristoforo, un recupero industriale declinato a studio.
architettura d’interni andrea mamo e lorena d’ilio – ph e testo brando cimarosti
Se cercate una zona di Milano deputata al divertimento, in cui è anche possibile ritrovare un’antica memoria storica, allora i Navigli sono il luogo indicato. La storia dei Navigli affonda le proprie radici nel XII° secolo, con l’inaugurazione nel 1179 del Ticinello, canale navigabile di 50 chilometri, seguito nei secoli successivi alla creazione del Naviglio Grande alla cui progettazione, con il suo complesso e ingegnoso sistema di chiuse, partecipò anche Leonardo da Vinci. Negli ultimi decenni la zona è stata rivalutata con una conseguente evoluzione che l’ha trasformata in luogo trendy e fashion; ma è altrettanto vero che i Navigli conservano ancora oggi un po’ di quel sapore della vecchia Milano, con i ristorantini tipici e le storiche osterie. In questo affascinante contesto si affaccia lo studio Mamo, un loft a pianta libera, caratterizzato da imponenti altezze e da un aspetto “industriale” rintracciabile nei volumi e nelle pareti con mattoni a vista irregolari. Lo studio, versatile ed affascinante, è vissuto da un team eclettico di designers specializzato nella creazione di progetti ad hoc di “collection home” per importanti nomi della moda, realizzando collezioni di tessili, complementi, arredo ed innovativi oggetti di design. I designers Andrea Mamo e Lorena D’Ilio hanno percepito il potenziale creativo di questa ex fabbrica, individuando un punto di equilibrio stilistico e formale; lo spazio è stato “alleggerito” dal total white di pareti, resina riflettente a pavimento e dall’impiego del vetro che delimita nuovi volumi senza inficiare l’insieme architettonico. La realizzazione di un ampio soppalco ha consentito di creare nuove visuali e dilatare la superficie, nuovi scorci anche verso l’esterno attraverso tre grandi finestre con affaccio su un piccolo giardino interno, vero previlegio nel cuore della città. Il progetto d’interior ha voluto mantenere la fisionomia dello spazio attraverso un’accurata selezione di arredi e complementi, con contaminazioni vintage unitamente a prodotti icona del design internazionale.
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