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Decomporre gli spazi per creare un insieme nuovo di forme e funzioni. Ritornare all’essenza per far vivere emozionanti stati abitativi.
interior design ABC Interni ph celeste cima testo maria zanolli
“È l’idea del cercare a tutti i costi l’essere, l’essenza primordiale delle cose, di come sono state create e del perché queste avvengono. Cercare la forma originaria nel materiale e andare a fondo per capirne l’utilizzo, la qualità e la possibilità”. Con questa filosofia il team di ABC Interni, guidato da Alice Morotti e Stefano Pavan, ha messo le basi del nuovo linguaggio di questa casa. Un progetto di interior originale e affascinante che parte da un’idea sofisticata ma precisa. “L’idea è la decomposizione degli spazi per ricercare un insieme nuovo di forme e funzioni”. Il progetto abitativo interno si apre con l’incontro fisico del verde e della luce che crea continuità con ciò che ci stiamo per lasciare alle spalle, una sorta di rincorsa del naturale che non vuole essere escluso. Le canne di bambù che penetrano nello spazio abitativo incorniciate da una struttura in ferro stanno a dire che i due materiali svolgono meccanicamente la stessa funzione e che l’uno e l’altro possono evocare lo stesso concetto di forza, natura e versatilità. Oltre il verde si eleva la cucina, lo spazio della convivialità. Quasi nascosta dalla sua stessa disposizione, è avvolta da blocchi bianchi, puliti e lineari, che ne evidenziano le caratteristiche. Attraverso la divisione delle diverse funzioni – contenitore (colonne sulla destra), creazione (piani di lavoro centrali), mostra (piano snack in acciaio sulla sinistra) – la cucina diventa laboratorio d’arte. Il tavolo, realizzato in Corian®, e le sedie in ferro, sono stati progettati e modellati senza discontinuità e giunture. Due materiali così diversi si sposano perfettamente in fluidità e dinamicità. Le lastre scure in ferro a tutta altezza che tagliano imponenti lo spazio interno vengono addolcite dalla presenza di innumerevoli fori circolari di dimensioni diverse che tappezzano l’intera superficie permettendo alla luce interna di inondare lo spazio. Un passaggio in pietra conduce alla sfera privata della persona, dove l’ambiente coccola e avvolge. Si entra nella camera da letto anch’essa scomposta per le sue funzioni. Il percorso avviene per fasi: la prima tappa è la cabina armadio, disposta su quattro lati e illuminata da una lingua d’argento che come l’essenza dei sogni conduce in un mondo di mezzo. Il termine del cammino giunge nel letto circolare e nella vasca che ne imita le linee per togliersi dalle forme rigide incontrate precedentemente e assolvere alla funzione di protezione e accoglienza.
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