[Best_Wordpress_Gallery id=”289″ gal_title=”ODIERNI-30-PHOTO”]
Un progetto di interior design che rende l’abitazione un luogo moderno ed originale, capace di cogliere il gusto cosmopolita del committente.
progettazione e interior design arch. filippo coltro – ph andrés borella – testo arch. roberto poli
Di fronte ad un’anonima abitazione edificata negli anni trenta, situata in un quartiere residenziale appena fuori dalle mura di Padova, una committenza lungimirante, capace di individuare le potenzialità di un edificio abbandonato, ha pensato di realizzarvi il proprio pied à terre da utilizzare durante i soggiorni in città. L’esigenza era quella di un luogo originale, suggestivo ed emozionante, fuori dagli schemi “tradizionali” troppo scontati e banali per il proprio gusto cosmopolita e moderno. L’architetto Filippo Coltro, incaricato dell’opera, ha raccolto la sfida con entusiasmo, realizzando un progetto d’interior design che valorizza e conserva gli elementi originari della casa, rivisitandoli in maniera contemporanea. L’edificio è stato “spogliato” di tutti le parti incongruenti derivanti da successivi rimaneggiamenti, valorizzando i tratti caratteristici dell’epoca attraverso soluzioni insolite e sapientemente concepite. Ne sono esempio la rimozione completa degli intonaci, che porta a vista gli antichi mattoni originali, opportunamente puliti e verniciati, così come il recupero dei vecchi termosifoni in ghisa ed il parapetto metallico della scala. Le scelte cromatiche della casa giocano sul contrasto tra bianco e nero, differenziando le atmosfere dei diversi spazi. Il bianco è stato scelto per salotto, sala da pranzo e camere, impreziositi di volta in volta da elementi ricercati, sintesi di classicismo e modernità. Il nero caratterizza l’ingresso e la scala che, restaurata e rivestita di resina color ciclamino, diventa protagonista assoluta; le aperture che danno accesso ai diversi ambienti sono prive di serramenti, regalando una sensazione di continuità spaziale e visiva di grande pregio. Le opere d’arte presenti, frutto di precise scelte stilistiche, contribuiscono a scrivere suggestioni, spunti ed evanescenza degli anni trenta, epoca di costruzione dell’edificio. Fondamentale il contributo del proprietario, i cui mobili e gli oggetti di modernariato della collezione privata, sono stati accuratamente selezionati dall’architetto e opportunamente inseriti nel progetto d’insieme.
Seguici su