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Un’estasi di comfort visivo, e non solo, si sprigiona da una struttura d’avanguardia capace di sintetizzare funzionalità ed estetica.
ph e testo ruhm
La californiana RUHM Luxury Marketing (agency of artists, luxury marketers, real-estate consultans) ci conduce nella stravagante capitale del divertimento, dello shopping sfrenato e del gioco d’azzardo: Las Vegas. A pochi passi da Las Vegas Strip, una strada conosciuta per l’alta concentrazione di hotel e casinò, scopriremo un capolavoro dell’architettura abitativa, un monumentale volume caratterizzato da ricchezza e articolazione spaziale. Ci sono voluti numerosi anni oltre ad una profonda ricerca svolta da Eric Strain – Assemblage Studio – per progettare CAVU, una lussuosa abitazione creata per due importanti architetti di Las Vegas: Jon Sparer e John Klai. Ora che il progetto ha trovato conclusione, è possibile definirlo come uno dei migliori esempi di architettura contemporanea dell’intero West America. A CAVU prevalgono nettamente le linee continue, che diventano il leitmotiv della casa. Le porte si integrano creando una piacevole uniformità nei prospetti, spezzata dall’inserimento di ampie aperture vetrate dalle quali la luce naturale penetra creando suggestivi riflessi, plasmando le forme e valorizzando i pregiati spazi interni. L’ingresso è definito da un imponente portale in teak alto 4 metri; oltrepassandolo si possono scorgere spazi mai banali, risolti con soluzioni originali, come l’idea di realizzare una parete in terra battuta, oppure un setto interamente rivestito in maglia d’acciaio. La struttura in zinco presente in copertura, dimensionalmente eguaglia l’ala di un Boing 747 e la scelta non è casuale perché la riflessione dei raggi solari genera calore ed un apporto maggiore di luce. Gli architetti e proprietari della casa hanno cercato di sviluppare i loro spazi in modo «sostenibile», optando per soluzioni progettuali ad hoc e materiali a bassa emissione. Le pareti in terra battuta consentono di isolare la casa dall’ambiente esterno assicurando un’estetica naturale. La struttura è inoltre dotata di pannelli fotovoltaici in grado di compensare un terzo del consumo di energia. Anche il giardino riserva una sorpresa: sono presenti infatti numerose piante autoctone che permettono la conservazione dell’acqua.
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