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Una dimora prende forma dalla ristrutturazione e dall’unione di due appartamenti: l’amore per il design e le vivaci scelte cromatiche personalizzano il restyling, definendone il carattere giovane e contemporaneo.
progetto d’interni e fornitura arredi atelier giorgio ramera – testo anna zorzanello – ph celeste cima
Una giovane coppia decide di traslocare in spazi nuovi e più rispondenti al suo modo di essere e di vivere la casa. L’idea di unire due appartamenti per farne il proprio rifugio, con specifiche richieste abitative, viene quindi trasmessa dai proprietari all’interior designer Giulia Ramera, che prontamente accoglie i loro sogni per trasformarli in realtà. I clienti desideravano una dimora molto vicina ai propri gusti personali, che desse spazio a design, colore e tecnologia e che fosse organizzata a open space non solo nell’area giorno ma anche nella zona notte. Piantina alla mano, la progettazione ha avuto inizio con la collocazione della cucina vicino alla grande terrazza: la luce filtra attraverso larghe vetrate e l’ampiezza del balcone ha permesso la creazione di un invitante angolo relax con sdraio, divanetti e pouf, sotto l’ombra della pratica tenda parasole. All’interno la composizione a colonne con elettrodomestici e dispense copre un intero lato dell’arioso spazio giorno: i moduli in vetro bianco fronteggiano la funzionale e moderna isola con lavello e area cottura, a sua volta prospiciente il tavolo da pranzo di legno grezzo, seguito dal divano nell’area tv e dallo studio. Tutto in un unico ambiente, valorizzato tanto da opere di design, come il quadro luminoso firmato Marco Lodola, i lampadari, le lampade e i tavolini, quanto da decorazioni fantasiose, come il paesaggio metropolitano con grattacieli e mostri extraterrestri vinilici, riportato sulla carta da parati della parete laterale. Mini e maxi dettagli che riflettono il carattere estroverso e originale dei proprietari, cui rimandano anche la disposizione e l’arredo della zona notte. In un luminoso open space, delimitato su un lato dal capiente armadio, la camera padronale condivide con il bagno lo stesso spazio. Ai piedi del letto la vasca ovale e minimalista segna l’illusorio confine prima con l’angolo benessere con comoda poltrona in pelle, poi con le leggere quinte che nascondono doccia e servizi. Il monoblocco in legno con lavandino a coppa e miscelatore a stelo, infine, completa la scenografia, posizionato davanti alla parete blu simmetricamente opposta a quella cui appoggia il letto matrimoniale, rivestita invece con una vivace carta da parati di soggetto naturale.
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