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Dagli anni ’30 ad oggi questa villa ha mantenuto il suo status di eleganza. La ristrutturazione le ha donato luce, ampiezza dei volumi e il comfort necessario per renderla performante ed ecosostenibile nella sua quotidianità.
testo alessandra ferrari ph ezio manciucca
Nasce negli anni ’30. Adagiata in un quartiere residenziale di Bergamo, con l’eleganza tipica dello stile Liberty e un fascino languido, dato dalla poca luce che l’originale progetto lasciava entrare dalle finestre abbellite dagli stucchi. Oggi, questa villa, dopo un intervento completo di ristrutturazione e di ampliamento, eseguito a quattro mani dagli architetti Maurizio Zambelli e Micaela Vergani, mantiene uno stile très chic, ma la sua anima Liberty è inondata di luce. L’ampliamento delle finestre e l’articolazione del progetto d’interni, completamente ridisegnato, accredita prospettive ampie accentuate dagli alti soffitti, tipici dell’epoca, dove la luce è libera di adagiarsi anche negli angoli più nascosti. Dall’ingresso, dove è stata mantenuta la pavimentazione originale fatta in graniglia, alla zona giorno, niente ombre solo toni chiari da cielo a terra. Soffitti e pareti, come pure le boiserie lignee, sposano il bianco, omaggio alla luce che per tanti anni era stata preclusa. Anche le pavimentazioni, rivestite da un elegante parquet in rovere, contribuiscono a mantenere toni caldi e delicati, e aggiungono eleganza grazie alla posa a spina francese che crea un grazioso movimento fatto di linee simmetriche. Giochi di linee e di simmetrie fanno parte del nuovo progetto e si evidenziano nelle cornici e nell’imbotte delle finestre, nelle porte e nello stile dell’arredo. I mobili abbandonano completamente il gusto rétro e definiscono con modernità ogni spazio, senza tralasciare classicismo e raffinatezza che ben si conciliano con il progetto attuale. Nel soggiorno, occhieggiato da tre ampie finestre affacciate sul giardino, emerge il camino moderno. Accanto, a vista, si trova il salotto capeggiato da un grande divano angolare in pelle e, per rendere questo luogo ancora più rilassante, il tocco vintage della sedia a dondolo. Passando alla cucina, sempre accompagnati dalla luce che colma l’ampiezza dei volumi, troviamo un arredo dalle linee pulite, essenziali, indirizzate solamente all’utilità che questo ambiente richiede, mentre per godersi la conviviale tranquillità di pranzi e cene c’è in comunicazione la sala da pranzo. Un’occhiata alla zona notte ci conferma lo stesso stile raffinato, ma con una leggera nota noir che avvolge la camera padronale creando giochi di luce ed ombre.
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