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Una famiglia unita decide di trasferirsi in un luogo lontano dal paese d’origine, facendo della nuova dimora un posto ameno, dove lo spirito del singolo abbraccia e condivide l’insieme.
progetto d’interni bonomelli arredamenti testo arch. roberto poli ph celeste cima
Allontanarsi dal luogo in cui si è vissuto per tanto tempo comporta un grosso sforzo; se poi il luogo è quello delle proprie origini allora servono consapevolezza, spirito di adattamento e grande forza di volontà. Questa famiglia ha abbracciato di concerto l’ipotesi del trasferimento, rispettando la propria filosofia secondo la quale nulla si fa singolarmente, soprattutto per quanto riguarda le decisioni di vita e più importanti. Messe le carte in tavola, valutate le esigenze individuali, la scelta è caduta su un posto tranquillo e appartato, dove ognuno potesse soddisfare i propri intenti. Ad accompagnare la famiglia in questo “viaggio” sono stati i progettisti di Bonomelli Arredamenti che, incaricati di realizzare la dimora, hanno saputo “incontrare” la committenza elaborandone non solo le necessità ma anche lo spirito e le sensazioni, a volte contrastanti, tanto personali quanto legate allo speciale momento della loro vita. Ne è nata una sorta di “locus amoenus” dove la famiglia può rigenerarsi, ogni membro ha il proprio spazio ed i dettagli ne rispecchiano stile e personalità. Ne è un esempio la camera del figlio maggiore, da sempre appassionato di alcune filosofie orientali, che gli arredatori hanno saputo realizzare a sua somiglianza, con un letto dall’effetto “tatami” abbinato a carta da parati dai motivi personalizzati ed un tendaggio originale, a coste orizzontali, col “sapore” della carta di riso. Un’attenzione speciale quindi per materiali, superfici, oggetti e dettagli, dettata dalla volontà di creare una dimora che dovesse essere definitiva, dove ogni cosa è al suo posto, ma anche dove originalità, dinamicità e sorpresa sono palpabili e concrete. Ecco allora le peculiarità del marmo e dei rivestimenti, del parquet in legno di rovere, dell’alluminio “iron bronze”, del laminato “fenix”, della lavorazione “folding”, della speciale carta da parati, del vetro di Murano, del legno di briccole di Venezia, della kerlite e della scultura originale di Max Solinas, solo per citarne alcune. Tutti elementi che hanno contribuito alla riuscita di un progetto unitario che sa essere “personale”.
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