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Una villa concepita nella rilettura della tipologia a corte in chiave contemporanea, disegnando spazi intimi, capaci al contempo di dialogare con il contesto esterno.
architettura d’interni negretti arredamenti – testo arch. roberto poli – ph celeste cima
Un progetto moderno, elaborato dall’architetto Stefano Santi dello Studio Santi di Castelgoffredo (Mn), capace di rapportarsi al contesto in modo coerente senza sacrificare nessuna delle esigenze del vivere contemporaneo. Villa Solidea, questo il suo nome, si trova in località Clem, al limite tra lo spazio urbanizzato di Castelgoffredo e la campagna, ed è concepita come rilettura della tipologia a corte, in grado di aprirsi verso l’esterno su due differenti livelli: il primo “intimo e riservato”, costituito da un patio racchiuso fra i tre lati dell’edificio e dedicato alla vita privata del proprietario; il secondo pensato per dialogare con la splendida campagna esterna, rendendo il rapporto con il paesaggio un grande valore aggiunto. Il tutto ottenuto tramite un’attenta definizione di spazi e forme, dove ampie vetrate tagliano le facciate in modo insolito, facendo scomparire gli angoli e amplificando la percezione interna di ciò che sta “fuori”. Lo staff di progettisti di Negretti Arredamenti ha saputo definire il design degli interni nel pieno rispetto di tali caratteristiche, facendo di materiali, superfici e dettagli il naturale completamento dello spazio abitativo. Gli ambienti, organizzati su due piani, hanno affacci opposti le cui vetrate danno da una parte sulla corte e dall’altra sulla campagna. Al piano terra la zona giorno, dove i diversi ambienti sono percepiti come uno spazio continuo ma restano fisicamente separati da pareti scorrevoli in vetro. Zona notte al piano superiore con spazi intimi dedicati al benessere fisico e mentale del proprietario. Ne è un esempio la camera padronale, con vista sulla piscina, un elegante camino “privato” ad incasso ed un originale gioco di linee sulla parete del letto, creato muovendo il filo nero della lampada Neuro di Davide Groppi. A collegare i piani una scala in rovere il cui parapetto è in vetro nella parte bassa, ad accentuare la continuità visiva degli spazi, e in metallo bianco nella parte alta, dove il disegno crea un movimento dinamico che ne muove la forma. Capienti ed eleganti gli spazi accessori, come la cabina armadio composta da una struttura in metallo e ante in vetro semi riflettente illuminati a soffitto. Completa il tutto lo studio delle luci che unisce il design di pezzi inconfondibili ad un attento studio illuminotecnico.
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