Il progetto Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023 è nato come segno di speranza, orgoglio e rilancio. Ci avviciniamo sempre di più alla cerimonia di chiusura, che si terrà in entrambe le città il 19 dicembre.
Uno degli eventi più attesi è stato sicuramente quello di Yayoi Kusama con la sua Infinity Room.
Al Palazzo della Ragione di Bergamo, anche una delle Infinity Mirror Room più iconiche dell’artista giapponese
La magia è cominciata. Al Palazzo della Ragione di Bergamo è stata inaugurata l’attesissima mostra dedicata a Yayoi Kusama, artista giapponese acclamata in tutto il mondo. L’esposizione ospita Fireflies on the Water, una delle Infinity Mirror Room più iconiche. Esposta per la prima volta in Italia, l’opera proviene dalla collezione permanente del Whitney Museum of American Art di New York.
“È una mostra straordinaria sotto molti punti di vista – afferma il curatore Stefano Raimondi, fondatore e direttore di The Blank Contemporary Art, che ha richiesto un impegno e un approccio non comuni, diventando un appuntamento attesissimo. Una iniziativa resa possibile dai rapporti internazionali con il Whitney Museum of American Art, che per la prima volta nella sua storia ha prestato l’opera a una realtà non museale, e dal fitto dialogo con lo studio di Yayoi Kusama con cui si è creato un rapporto di grande collaborazione”.
La rassegna, con un allestimento curato da Maria Marzia Minelli, si snoda lungo un itinerario che approfondisce la ricerca di Yayoi Kusama attraverso poesie, filmati, libri e documentazioni, creando infine uno spazio di condivisione fisica dell’esperienza vissuta e permettendo di entrare da più punti di vista nell’immaginario della celebre artista giapponese.
Il fulcro della mostra è Fireflies on the Water, un’installazione dalle dimensioni di una stanza pensata per essere vista una persona alla volta. L’opera consiste in un ambiente buio, le cui pareti sono rivestite di specchi; al centro una pozza d’acqua, che trasmette un senso di quiete, in cui sporge una piattaforma e 150 piccole luci appese al soffitto come lucciole. Si crea un effetto abbagliante di luce diretta e riflessa, emanata sia dagli specchi che dalla superficie dell’acqua. Lo spazio appare infinito. Come nelle prime installazioni di Yayoi Kusama, tra cui l’Infinity Mirror Room (1965), Fireflies on the Water incarna un approccio quasi allucinatorio alla realtà.
Il luogo che accoglie l’installazione è ovattato nelle luci e nei suoni e l’arrivo alle soglie della stanza, quasi come l’esperienza fosse un atto meditativo, un invito ad abbandonare il senso di sé e ad arrendersi alla magia.
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