Facciamo il punto sulla sostenibilità: gli obiettivi sovranazionali dell’Agenda 2030 sono alle porte
A dieci anni dalla definizione dell’Agenda 2030 per la sostenibilità, sottoscritta nel 2015 da 193 Paesi delle Nazioni Unite, e a cinque anni dal traguardo, non possiamo dirci soddisfatti.
Nonostante il chiaro indirizzo del legislatore comunitario e la netta aderenza delle Istituzioni di tutti i Paesi membri ai dettami europei, i dati non sono confortanti.
La riduzione della fame, il contrasto al cambiamento climatico, l’aumento dell’istruzione e della salute, la parità di genere sono alcuni degli ambiti chiave presidiati dai 17 Obiettivi detti SDGs (Sustainable Development Goals), circostanziati da indicatori e target.

La verità è che siamo molto distanti da questi (e dagli altri) target e il tempo stringe. Quale è dunque l’indirizzo strategico da parte delle istituzioni per accelerare il cambiamento? Coinvolgere in primis le aziende, a partire dalle grandi organizzazioni fatte di persone, come motore di una nuova cultura più inclusiva e sostenibile.
Il 2025 sarà dunque un anno fondamentale, uno spartiacque significativo in materia di pratiche e realizzazioni sostenibili: non dimentichiamo che anche le 6 missioni del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), il cui orizzonte termina nel 2026, riprendono le tematiche di competitività e inclusione, per salvaguardare e stimolare il benessere di cittadini, imprese, territori.
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ing. Lisa Zanardo
Top Performance Consulting Consulenza d’Impresa
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