Un ex laboratorio artigiano trasformato in abitazione, studio, pensatoio: uno spazio creativo e meditativo dal carattere forte
Siamo a New York City, in Manhattan, in un loft che, visto dalla porta esterna, sembra l’ingresso di una bottega artigiana. “La costruzione – ci spiega l’architetto Ling, che ama combinare lo spirito del tempo con le suggestioni di ciò che è stato – risale al 1892”.
Uno stretto parallelepipedo con aperture e divisione degli spazi che conferiscono leggerezza e tagli di luce. Durante i lavori è stata mantenuta la struttura perimetrale dei mattoni scegliendo di lasciarli a vista e di pitturarli di bianco.



La struttura si divide su tre livelli a scalare. Il pian terreno abbraccia uno spazio di circa 200 mq, espandendosi in un rettangolo che sui lati più lunghi sviluppa le scale per il piano superiore e piano inferiore. I pezzi di arredamento che si trovano all’interno sono stati per lo più disegnati dallo stesso architetto, che abita e lavora all’interno.
Nel living si sviluppa la zona studio: essa viene divisa dalla parte privata attraverso un passaggio sospeso che introduce nella zona cucina e conversazione. Un grande cono sospeso esalta la seduta nella zona soggiorno per arrivare al primo livello e trasformarsi in zona doccia.


Per accedere al livello superiore si passa attraverso degli assi di vecchia ferrovia che dividono la zona living dalla zona notte al piano superiore. La piscina/scultura, profonda 60 centimetri, è stata riempita di ciottoli bianchi di fiume e, per stupire lo spettatore, la piscina si trasforma in cascata perché dalla parte finale del letto sospeso nel vuoto scende l’acqua.
L’articolo continua su DENTROCASA in edicola e online.
Progetto arch. LING
Foto GIANNI FRANCHELLUCCI
Testo ROBERT PAULO PRALL



Seguici su