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Situata di fronte alla penisola sorrentina, la rinomata isola di Capri è una delle location più attraenti e di tendenza d’Italia.
testo donatella bernabò silorata – ph roberto pierucci
Annidata alla parete rocciosa e spalancata al sole e alla luce mediterranea, questa dimora recupera la tipica architettura caprese e al tempo stesso sviluppa un lessico piacevolmente contemporaneo. Il progetto di ristrutturazione, curato dallo Studio Pisani Morace, è stato completo e ha interessato i volumi interni e gli spazi esterni con un’esplicita richiesta della committenza: lasciar trasparire una certa continuità col passato, rispettando l’identità del luogo. Il patio con le colonne imbiancate, i soffitti a padiglione, le volte a botte, gli archi ribassati e le finestre di gusto eclettico ricordano la bella architettura storica dell’isola. La pianta di circa 200 metri quadrati si sviluppa su due livelli assecondando le pendenze naturali del sito; la casa appare come accoccolata nel grembo della montagna dove si arrampica la Scala Fenicia, l’antica e suggestiva via gradonata che collegava un tempo il villaggio di Anacapri con il porto dell’isola. L’essenza dell’isola è ovunque. Il living con la cucina e la camera padronale si aprono sul giardino con piscina che guarda la baia di Marina Grande e il golfo di Napoli. È un salotto en plein air che prolunga gli spazi da vivere, che muta col passare delle ore. Al piano inferiore sono state ricavate le camere da letto per gli ospiti dove si lascia apprezzare il camino con una raffinata cornice in piperno grigio. L’antico cotto caprese è stato recuperato ove possibile e integrato con inserti di resina bianca. Tradizione e contemporaneità dettano le soluzioni architettoniche e decorative in un piacevole gioco di rimandi e coesistenze. La palette dei colori non osa cromatismi forti, stempera i grigi e i bianchi in un’eleganza sobria ed ordinata; lascia parlare gli esterni dove i verdi e gli azzurri intensi sono la trama naturale dell’isola. Il bianco è ricorrente nella resina, nel rovere sbiancato, nelle maioliche e nei pochi elementi d’arredo. Decisamente “up to date” è la scelta dei corpi illuminanti, ora essenziali ed ora scultorei. Il decor degli interni evita orpelli inutili, prediligendo il linguaggio della semplicità.
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