Questo periodo di festa ci spinge verso una dimensione più Sattvica
Dicembre è forse il mese più atteso dell’anno, molto più delle vacanze estive. Negli ultimi anni ho visto un anticiparsi della manifestazione del Natale.
Al di là dell’aspetto puramente decorativo e commerciale, quello che cerco di fare da ormai tanto tempo è andare oltre il visibile e capire quale è la spinta energetica che porta l’essere umano a compiere determinate azioni e sono certa che la voglia di Natale rappresenti una spinta interiore alla ricerca della luce…
Secondo i testi sacri indiani ed in particolare la filosofia del Samkhya, “le anime che arrivano in questa dimensione sono confuse da un’energia illusoria, che vela la loro conoscenza. L’anima è costituita di energia spirituale, ma a causa della sua volontà di dominio sulla materia non riesce a risollevarsi dallo stato di profonda illusione. Confusa e dimenticata, l’anima incarnata giunge ad accettare la natura materiale come il campo delle proprie attività e di conseguenza si considera erroneamente l’autrice delle proprie azioni, le quali invece sono spesso compiute sotto l’influenza dei Guna. La parola guna può avere accezioni diverse. I filosofi Samkhya attribuiscono al termine il significato di “qualità” o “caratteristica”.
Secondo i testi sacri si dice che “chi vuole liberarsi deve trascendere le influenze dei tre guna” Queste 3 energie sono anche presenti nel cibo. Siamo ciò che mangiamo e diventiamo ciò che abbiamo mangiato. Significa che la qualità di ciò che mangiamo, digeriamo e assorbiamo ha un impatto diretto sul nostro aspetto, sulle nostre sensazioni e sul nostro pensiero.
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Laura Novali
Cuoca e insegnante di cucina macrobiovegan
Consulente alimentare e operatore olistico a indirizzo nutrizionale
Professionista SIAF nr. LO2078-OP disciplinato ai sensi della legge 4/2013
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