Rinascere dalla cultura. Scoprire i tesori, le tradizioni, la bellezza di un territorio che tante emozioni ha da dare.
Il progetto Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023 nasce come segno di speranza, orgoglio e rilancio. Un necessario momento di bellezza dopo la drammatica esperienza pandemica. Una forte volontà dei sindaci dei due Comuni, insieme a tutte le Istituzioni dei rispettivi territori, abbracciata dal resto del Paese.
CECCO DEL CARAVAGGIO. L’ALLIEVO MODELLO
L’Accademia Carrara di Bergamo ha riaperto al pubblico nel gennaio scorso, a seguito dell’importante progetto di rinnovamento museale, ospitando la mostra dedicata a Cecco del Caravaggio (Francesco Boneri 1585 circa – post 1620), il più misterioso allievo e modello del Merisi.
Atipico, insofferente alle regole, destinato a suscitare contrasti e forse inimicizie, sebbene pressoché assente dalle cronache storiche e da quelle giudiziarie, Cecco del Caravaggio appare un anticonformista capace di clamorose novità negli impianti iconografici, implacabile nella definizione delle forme, iperrealista ante literram, privo di timori censori e a tratti esplicito nei rimandi erotici e nei messaggi omosessuali.
Nato molto probabilmente all’interno del territorio bergamasco, viene considerato per anni fiammingo, francese o spagnolo. Roberto Longhi scrive di lui: «Una delle più notevoli figure del caravaggismo nordico».
Ora, grazie all’aggiornamento degli studi, quel «nordico» deve essere inteso come del Nord d’Italia, e non più d’Europa. La mostra dell’Accademia di Carrara presenta oltre 40 opere: il progetto raccoglie per la prima volta 19 dipinti autografi dei circa 25 che compongono il catalogo di Cecco del Caravaggio, conservati da importanti collezioni pubbliche e private, in Italia e nel mondo.
Il percorso mette inoltre in evidenza sia autori, come Merisi e Savoldo, da cui Cecco del Caravaggio trasse ispirazione, sia una serie di artisti a lui vicini.
Fino al 4 giugno 2023
IL NUOVO MUSEO DEL RISORGIMENTO LEONESSA D’ITALIA
In occasione di Bergamo Brescia Capitale della Cultura 2023 è stato inaugurato il nuovo Museo del Risorgimento Leonessa d’Italia, completamente aggiornato nei contenuti e negli spazi e ospitato all’interno del Grande e Piccolo Miglio del Castello di Brescia.
Il percorso è orientato allo sviluppo dell’historical thinking, cioè alla possibilità di leggere e interpretare le questioni della contemporaneità a partire dalla conoscenza del passato.
La riscoperta della storia rappresenta, infatti, uno strumento essenziale per custodire la memoria, valorizzare il nostro patrimonio culturale e analizzare il presente in senso critico.
In esposizione, reperti storici e opere d’arte supportati da un apparato multimediale di stampo contemporaneo. Il museo bresciano si fa portatore di una nuova concezione di Risorgimento, quale epoca più lunga e complessa di quanto siamo abituati a pensare.
Nel nuovo allestimento, il Risorgimento italiano viene letto cioè come parte integrante di fenomeni storici più ampi, che hanno riguardato l’intero continente europeo e la cui forza simbolica non si è esaurita nell’Ottocento.
Raccontando la storia come un viaggio complesso e fatto di molte voci, il Museo alterna racconto e analisi, contenuti fisici e collezioni digitali, allo scopo di illustrare eventi, luoghi e protagonisti del Risorgimento in maniera innovativa.
Il percorso museale, inoltre, riconosce e valorizza il fondamentale ruolo svolto dalle donne nel processo di unificazione dell’Italia.
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QUENTIN TARANTINO: “CINEMA SPECULATION” AL TEATRO GRANDE DI BRESCIA
Il leggendario regista premio Oscar Quentin Tarantino, autore anche di bestseller e appassionato amante del cinema, celebrerà la pubblicazione del suo primo saggio “Cinema Speculation” con un attesissimo evento live in programma giovedì 6 aprile al Teatro Grande di Brescia.
Oltre ad offrire al pubblico una lettura dal vivo di un estratto della sua opera, Tarantino presenterà un’affascinante analisi sui principali film americani degli anni ‘70, di cui fu all’epoca giovane spettatore.
Un evento in cui alla propria storia personale il regista intreccerà, allo stesso tempo, critica cinematografica e teoria del cinema.
LA NUOVA SEZIONE DELL’ETÀ ROMANA DEL MUSEO DI SANTA GIULIA
Il Museo di Santa Giulia di Brescia ha aperto la nuova sezione dell’età romana, che prevede un innovativo percorso espositivo, improntato ai più moderni standard di accessibilità.
Il progetto propone ai visitatori un’immagine della città antica aggiornata sulla base dei più recenti studi e, soprattutto, dei risultati emersi da indagini archeologiche urbane.
Va inoltre a completare in modo significativo il piano intrapreso ancora nel 2019, quando si decise di restaurare la statua della Vittoria Alata e di collocarla – con un nuovo importante allestimento a cura dell’architetto Juan Navarro Baldeweg – all’interno del Tempio Capitolino, restituendo così all’opera una nuova iconicità nel luogo del suo ritrovamento.
Si è arrivati così anche all’unificazione dei due siti museali, il Museo di Santa Giulia e Brixia Parco archeologico di Brescia romana.
Installazioni artistiche multimediali dal lessico contemporaneo interpretano e restituiscono i temi della sezione museale, evocando luoghi ed eventi storici con modalità creative non convenzionali, testando nuove forme di narrazione per lo storytelling dell’archeologia.
bresciamusei.com
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